Meeting ASH 2014 effetti positivi a lungo termine per idelalisib nella leucemia linfatica cronica
Nuove opzioni per i pazienti non responder ai trattamenti attualmente disponibili
Sono stati annunciati nell’ambito del Meeting ASH 2014 i risultati del follow-up a lungo termine degli studi registrativi che descrivono la durata della risposta, la sopravvivenza libera da progressione e il profilo di sicurezza di idelalisib (Gilead Sciences) nei pazienti affetti da leucemia linfatica cronica (LLC) e da due tipi di linfoma non-Hodgkin indolente (LNHi). In Europa, idelalisib è indicato in combinazione con rituximab per il trattamento di pazienti adulti affetti da LLC che hanno ricevuto almeno una terapia precedente, oppure come trattamento di prima linea in presenza di delezione 17p o di mutazione del gene TP53 in pazienti non idonei alla chemio-immunoterapia. Idelalisib è stato anche approvato come monoterapia per il trattamento di pazienti adulti con linfoma follicolare (LF) refrattario a due linee di trattamento precedenti.
Il LNH indolente e la LLC sono neoplasie ematologiche incurabili a crescita lenta, tipiche degli anziani, e possono determinare complicanze potenzialmente letali, come anemia, gravi infezioni e compromissione del midollo osseo. In seguito alla chemio-immunoterapia iniziale la recidiva è piuttosto comune e molti pazienti con malattia recidivante non sono in grado di tollerare ulteriori trattamenti chemioterapici con conseguente limitazione delle opzioni terapeutiche.
I nuovi risultati dimostrano il beneficio a lungo termine di idelalisib nelle popolazioni di pazienti che spesso presentano opzioni terapeutiche limitate, o del tutto assenti, a causa della mancata risposta alle terapie attualmente disponibili.
Ultima revisione: 8 Marzo 2017 – Pierpaolo Benini