Il deficit di vitamina D è un fattore di rischio per la sclerosi multipla?
Un ampio studio longitudinale fornisce nuove evidenze del legame fra deficit di vitamina D e rischio di Sclerosi Multipla. Risultati analoghi erano emersi in altre indagini, ma questo è il primo studio che coinvolge oltre 800.000 donne con più di 1000 casi di SM.
Munge e coll. hanno esaminato i dati del Finnish Maternity Cohort, una popolazione di 800.000 donne in gravidanza a cui è stato fatto un esame del sangue tra la decima e la quattordicesima settimana di gestazione. Una banca dati che comprende 1,8 milioni di campioni di sangue, equivalenti al 95% delle donne in gravidanza in Finlandia dal 1983. Dal 2004 in Finlandia viene raccomandata una supplementazione di vitamina D in gravidanza.
Lo studio è stato recentemente pubblicato on line sulla rivista Neurology
Utilizzando la banca dati i ricercatori hanno identificato le donne che negli anni successivi al prelievo (in media 9.3 anni) hanno avuto una diagnosi di SM. L’analisi ha riguardato 6200 campioni di sangue di 1092 casi di SM confrontati con 2123 casi controllo della stessa età e nazionalità.
Nello studio i livelli di vitamina D, 25-idrossivitamina D (25[OH]D) sono stati definiti:
adeguati ≥ 50 nmol/L
insufficienti < 50 nmol/L
deficit < 30 nmol/L.
La percentuale di insufficienza e deficit di vitamina D erano relativamente alte perché le popolazioni che vivono nei paesi del Nord hanno livelli minori di Vitamina D e perché lo studio parte molti anni prima delle raccomandazioni sulla supplementazione.
L’analisi statistica multivariata ha mostrato che un incremento di 25(OH)D è associato con una riduzione del rischio di SM del 39% (RR 0.61, 95% CI 0.44–0.85), p = 0.003.
Le donne con un livello di vitamina D <30 nmol/L avevano un rischio di SM del 43% più alto rispetto a quelle con un livello sufficiente di vitamina D (≥50 nmol/L).
Infine, i ricercatori hanno verificato l’associazione tra carenza di vitamina D e rischio di SM anche in 511 casi di SM (e 831 casi controllo) di donne con più di 2 prelievi di sangue. Nelle donne con un livello di vitamina D <30 nmol/L si è riscontrato un rischio di SM doppio rispetto a quelle con un livello adeguato di vitamina D.
Un limite dello studio è che non si è potuto aggiustare la statistica con altri possibili fattori di rischio per SM, come fumo, body mass index nell’adolescenza, fattori genetici predisponenti e infezione da Epstein-Barr virus. Inoltre lo studio ha incluso solo donne.
Le conclusioni degli autori sono che questi risultati indicano il deficit di vitamina D come fattore di rischio per la SM e rafforzano il razionale per un ampio intervento di sanità pubblica volto a migliorare i livelli di vitamina D.