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Malattie croniche, la rivoluzione lombarda – Parte seconda, le voci critiche

La legge regionale della Lombardia che rivoluziona il sistema di assistenza ai malati cronici ha compiuto un altro passaggio importante. Il 31 luglio, infatti, le strutture sanitarie pubbliche e private e i Medici di Medicina Generale, che hanno aderito all’invito della Regione Lombardia, si sono candidati come nuovi gestori di questi pazienti.

Secondo i dati comunicati dall’assessore al Welfare della regione, Giulio Gallera, si sono candidati il 45% dei medici di medicina generale (2.393 su 5.364). Lo stesso Gallera ha parlato di un risultato positivo oltre le attese:

“Siamo assolutamente orgogliosi per questo risultato. Questo significa che il lavoro di valorizzazione del ruolo del medico di medicina generale che abbiamo previsto all’interno del nuovo modello di presa in carico, dotandoli di strumenti veri e concreti, alla fine è stato compreso”.

“Voglio rimarcare – ha concluso Gallera – che abbiamo deciso di dare la possibilità ai Medici di Medicina Generale che ancora non hanno aderito di poterlo fare, fino al 30 settembre, e siamo certi che il grande consenso mostrato dai colleghi potrà certamente convincerli a giocare con Regione questa grande partita per una sanità più attenta ai nuovi bisogni dei pazienti”.

(vedi la nostra intervista all’assessore Gallera)

 

Il parere dell’opposizione

Questi dati sono contestati dai consiglieri regionali dell’opposizione del Partito Democratico, Sara Valmaggi e Daniele Borghetti, che, in un’intervista al quotidiano Il Giorno, parlano di fallimento della riforma.

«In Lombardia  i Medici di Medicina Generale, secondo i dati ufficiali presenti sui portali delle 8 Ats lombarde sono 6.630, e non 5.364 come detto dalla Regione. Ne discende che i 2.392 medici che hanno aderito entro lunedì 31 luglio, alla scadenza del bando, non sono il 45% ma il 36%. La prova che anche la Regione ritenga fallimentare l’adesione è che la scadenza del bando è stata posticipata di due mesi».
Insomma per i consiglieri i dati «certificano che la riforma di Gallera è un fallimento e lo è ancora di più in realtà come Milano, dove è più alta la presenza di anziani soli e minore l’adesione dei medici».

 

La nostra intervista a Sara Valmaggi, vicepresidente del Consiglio Regionale e componente della Commissione Sanità e politiche sociali

Le prossime scadenze

Il cammino del nuovo sitema di assistenza ai malati cronici in Lombardia prosegue con la valutazione dell’idoneità dei candidati al ruolo di gestore, il cui esito sarà reso pubblico entro il mese di ottobre. Entro il 30 novembre sarà definità dalle ATS la lista dei gestori e dai primi di dicembre i pazienti cronici riceveranno una lettera dalla Regione dove saranno specificati i nomi dei soggetti risultati idonei, tra cui potranno scegliere, per sottoscrivere il patto di cura e il piano assistenziale individualizzato (Pai).

 

Martedì 12 la prossima puntata del nostro speciale con le interviste ai medici lombardi.

 

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.