Prevenzione, difendere la salute del cuore a tavola
Giocare d’anticipo sull’ipercolesterolemia. “LopiLife, nutriamo la salute del cuore” è una campagna educazionale di Essex Italia, società del gruppo MSD, dedicata alle persone che non necessitano di trattamento farmacologico per il colesterolo e che vogliono mantenere un basso livello di rischio per le malattie cardiovascolari.
La prevenzione si basa su cambiamenti dello stile di vita e riprende i suggerimenti contenuti nelle Linee Guida della Società Europea dell’Aterosclerosi (EAS) e della Società Europea di Cardiologia (ESC), che sottolineano il ruolo di un’alimentazione equilibrata e l’uso di integratori alimentari. La campagna LopiLife prevede talk show territoriali per i medici, incontri in farmacia per il pubblico, una sezione dedicata sul sito lopiglik.it e la partecipazione al festival enogastronomico Taste Of a Milano, dal 4 al 7 maggio e a Roma dal 21 al 24 settembre.
“A noi medici di Medicina generale capita spesso di trovarci di fronte a esami di laboratorio che mostrano valori di colesterolo superiori di 10-50 punti rispetto a quelli standard eppure, specie nel soggetto giovane, siamo portati a non intervenire, rimandando il problema a un momento successivo e sperando che nel frattempo non si instaurino danni organici. D’altra parte, siamo stati allenati a curare la malattia, non a prevenirla”
afferma Marco Brancaleoni Medico di Medicina Generale, Specialista in cardiologia – E invece, dobbiamo imparare ad agire fin dai primi segnali di alterazione dei parametri, per ritardare l’insorgenza della patologia se non addirittura per impedire che essa si instauri. Portare i livelli di colesterolo totale nel sangue almeno a 200 mg/dl e quelli di LDL sotto i 110-100 mg/dl è importantissimo, perché è un fattore di protezione nel tempo per lo sviluppo di malattia cardiovascolare”.
“Tra i giovani adulti, compresi i medici – aggiunge Brancaleoni – è in corso un cambiamento profondo dell’idea di prevenzione. Noi siamo stati abituati a correre dietro la malattia, aspettiamo che insorgano le sue manifestazioni prima di intervenire. Tra le persone più giovani si sta affermando una sensibilità diversa, legata anche alle informazioni che viaggiano in internet, e che contribuiscono a far diventare la prevenzione parte integrante dello stile di vita delle nuove generazioni, sempre più propense a mantenere il benessere anche attraverso sostanze naturali. Insomma, si sta passando dalla cura alla prevenzione primaria della malattia, con un approccio preventivo non medicalizzato. È un’idea completamente nuova di prevenzione, sostenuta da persone sane e che intendono rimanerlo, ma in maniera sostenibile, ovvero attraverso minimi cambiamenti nello stile di vita: modificare l’alimentazione, privilegiando gli alimenti integrali e le verdure, optare per la frugalità e cibi non a elevato contenuto calorico/energetico, fare attività fisica almeno tre volte a settimana per 30-40 minuti. Tutte cose semplici e gestibili e che, se applicate ogni giorno con continuità, hanno un impatto positivo sul benessere e la salute. Il nuovo concetto della prevenzione “sostenibile” significa proprio questo: cambiamenti minimi e non onerosi, neanche dal punto di vista economico, sostenibili per l’individuo ma anche per il Servizio sanitario, perché giocare d’anticipo attraverso la prevenzione significa stare bene, sentirsi meglio, con meno visite mediche, meno farmaci e quindi minori spese sanitarie”