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Ridurre troppo la pressione nella mezza età aumenta il rischio di demenza?

Ridurre troppo in fretta il livello di pressione sanguigna in soggetti di mezza età con pressione normale o leggermente ipertesi potrebbe avere effetti negativi sul mantenimento delle facoltà cognitive in età avanzata.

La considerazione emerge da una serie di dati raccolti con uno studio osservazionale real-life e presentati lo scorso 28 aprile al Meeting Annuale dell’American Academy of Neurology (AAN).

Emer McGrath, e colleghi del Massachusetts General Hospital di Boston (Massachusetts) hanno rilevato che l’ipertensione sistolica (≥140/90 mmHg) tra i 40 e i 64 anni era associata a un aumento del rischio di demenza (Hazard Ratio [HR] 1,57; intervallo di confidenza 95% [CI], da 1,05 a 2,35). L’HR per la demenza era 1.96 (95% CI, 1.25 a 3.09) se i pazienti avevano una pressione arteriosa persistente dopo l’età di 55 anni.

Un dato che conferma il beneficio della riduzione pressoria nella mezza età per le funzioni cognitive in età avanzata. Tuttavia, i ricercatori hanno notato che nei soggetti con una pressione bassa o normale (≤140/90 mmHg) nella mezza età una riduzione più rapida della media della pressione sistolica era associata con un rischio raddoppiato di demenza (HR 2.40; 95% CI, 1.39-4.15).

McGrath e coll. hanno identificato 1.440 individui senza demenza (758 femmine, 50% in trattamento dell’ipertensione) per i quali i dati completi della pressione sanguigna erano disponibili su diversi esami dello Studio Framingham Offspring. Tutti i partecipanti allo studio avevano almeno 60 anni ed erano stati sottoposti ad un esame della pressione sanguigna quando avevano 55 anni di età. Al momento del loro settimo esame, tra il 1998 e il 2001, i soggetti hanno un’età media di 69 anni.

Dopo dieci anni di follow-up, a 107 pazienti è stati diagnosticata una demenza, in 81 il morbo di Alzheimer.

In conclusione il team raccomanda il trattamento per l’ipertensione arteriosa persistente nei pazienti anziani. “L’ipertensione è il più importante fattore di rischio modificabile per la patologia cerebrovascolare che contribuisce a ictus e demenza”, ha osservato il Dott. McGrath “Tuttavia ridurre la pressione in adulti di mezza età con ipertensione borderline può essere dannoso”.

I ricercatori hanno suggerito che i loro risultati siano replicati in altri studi.

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.