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Rinite allergica, conferme sull’efficacia dell’immunoterapia sublinguale

  • Alessandro Visca
  • Aziende

L’immunoterapia sublinguale (SLIT) rallenta la progressione della rinite allergica da graminacee, riduce il rischio di insorgenza di asma, nei soggetti non asmatici e rallenta la progressione dell’asma nei soggetti asmatici. La conferma viene da un’analisi post-hoc pubblicata su Expert Review of Clinical Immunology riguardante uno studio real world su Oralair®, l’immunoterapia sublinguale in compresse per la rinite allergica dovuta ai pollini di graminacee sviluppata da Stallergenes Greer. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Allergy.

Dall’analisi retrospettiva dei dati, relativi a 8 anni di studio e a più di 74mila pazienti complessivamente, è emerso che i 1466 soggetti trattati con compresse SLIT con allergeni di 5 graminacee potevano beneficiare di un significativo miglioramento nel controllo della rinite allergica associato a una notevole riduzione del rischio di sviluppare di asma: – 30% durante il trattamento e -40% dopo la fine del trattamento.

Nel dettaglio, il numero medio di prescrizioni di farmaci per la rinite era significativamente diminuito durante il follow-up (fino a 6 anni) con  compresse SLIT con allergeni di 5 e 1 graminacea rispetto al gruppo non sottoposto a immunoterapia (p <0,001). Durante il periodo di analisi completa, le proporzioni di pazienti con asma di nuova insorgenza erano 8,8% (odds ratio: 0,676, p = 0,011) nel gruppo trattato con SLIT con 5 allergeni, 10,3% (odds ratio: 0,720, p = 0,060) nel gruppo trattato con SLIT con 1 allergene e 11,6% nel gruppo di controllo.

“Gli studi real world  – precisa Cristoforo Incorvaia,  allergologo e dirigente medico presso ASST Gaetano Pini CTO a Milano – sono importanti perché considerano pazienti in condizioni reali; quello pubblicato su ‘Allergy’ nel 2017 è fondamentale, perché mostra, con una casistica estremamente ampia, che la SLIT è efficace sia durante sia dopo la terapia, il che indica che il meccanismo d’azione amplifica molto la risposta immunologica all’allergene, tanto da continuare a funzionare anche dopo la sospensione, un effetto che è assolutamente precluso ai farmaci”.

L’immunoterapia specifica, che ha lo scopo di rendere il paziente tollerante agli allergeni, ha iniziato a svilluparsi già un secolo fa. “La terapia è stata per molto tempo solo iniettiva – ricorda Incorvaia –  ma era interessata dal problema delle reazioni avverse che raramente avevano un carattere di gravità. Da questi problemi di sicurezza è nata, tra gli anni ottanta e novanta, la SLIT: l’allergene invece di essere iniettato viene trattenuto dal paziente per qualche minuto sotto la lingua e poi deglutito”. Il grande vantaggio in termini di sicurezza ha permesso alla SLIT di diffondersi rapidamente. In Italia attualmente rappresenta circa il 70% dell’immunoterapia prescritta.

“L’altro grande progresso è dato dallo sviluppo di immunoterapie basate su una miscela di graminacee, dimostratesi più efficaci di quelle basate su allergeni di un’unica specie: ciò è coerente col fatto che quando diventa allergico, un soggetto si sensibilizza a un gran numero di allergeni di graminacee e non solo a quelli contenuti in una sola graminacea”, ha puntualizzato Incorvaia.

Oralair® è attualmente in commercio in Italia in classe A per i pazienti con rinite allergica da graminacee di grado moderato grave non completamente controllata dai farmaci sintomatici e per i quali lo specialista deve utilizzare un Piano Terapeutico ai fini della rimborsabilità.

 

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.