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Tumori ossei, il primo studio clinico su adroterapia vs chirurgia

  • Alessandro Visca
  • Ospedale

Il cordoma dell’osso sacro è una forma rara di tumore osseo maligno, che viene curato con un approccio chirurgico. La posizione del tumore, attiguo alle formazioni nervose che regolano l’attività sfinteriale dell’intestino e della vescica nonché la potenza sessuale, espone i pazienti a effetti collaterali anche gravi dell’intervento chirurgico, che possono riguardare, oltre a vescica, intestino e retto, anche le attività motorie e le funzioni sessuali.

Più recentemente è stata introdotta per il trattamento di questi tumori l’adroterapia con ioni carbonio a partire dalla metà degli anni ’90 in Giappone e dal 2011 anche in Italia al CNAO, Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica, unico centro italiano in grado di trattare tumori radioresistenti e non operabili con fasci di ioni carbonio.

Lo stesso CNAO insieme all’Istituto Nazionale dei Tumori ha avviato il primo studio clinico al mondo  in cui sono messi a confronto chirurgia e adroterapia per la cura del  cordoma del sacro.

Lo studio, battezzato SAcral Chordoma (SACRO) prevede un disegno a 2 coorti (gruppo prospettico e gruppo randomizzato): al primo gruppo sono assegnati i pazienti che, dopo essere stati informati sulle terapie e i potenziali effetti collaterali, scelgono di essere sottoposti alla chirurgia (eventualmente associata alla radioterapia nei casi in cui l’intervento chirurgico non possa rimuovere completamente il tumore), oppure all’adroterapia con ioni carbonio. Al secondo gruppo sono assegnati i pazienti che, dopo aver firmato il consenso informato, accettano di essere sottoposti secondo randomizzazione ad adroterapia o chirurgia.

Maria Rosaria Fiore, medico radioterapista della Fondazione CNAO e principal investigator per lo CNAO della parte dello studio riguardante l’adroterapia, spiega: “Vogliamo confrontare l’adroterapia con ioni carbonio e la chirurgia in base alla loro capacità di curare il cordoma del sacro, alla sopravvivenza del paziente, alla tossicità delle cure e alla possibilità di preservare intestino, vescica e funzioni motorie che sono minacciate dalla malattia e dagli effetti collaterali delle terapie chirurgiche. Ad oggi non esiste nella letteratura scientifica un confronto così preciso e dettagliato tra queste soluzioni terapeutiche”.

Al CNAO sono già stati trattati oltre 360 pazienti con cordomi e condrosarcomi e la terapia si è rivelata efficace nel fermare la malattia in circa l’80% dei casi. I fasci di ioni carbonio sono generati da un acceleratore di particelle, simile a quelli del CERN. L’adroterapia è stata recentemente inserita dal Ministero della Salute nei Nuovi Livelli Essenziali d’Assistenza (LEA), ovvero nelle cure rimborsabili dal Sistema Sanitario Nazionale.

Per informazioni il medico si può rivolgere ai numeri 0382-078.321 o scrivere a direzionemedica@cnao.it

I pazienti possono contattare il numero 0382-078.963 attivo dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 16:00.

 

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.