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Dieta sana per il cuore, sta cambiando tutto?

Il colesterolo “buono” forse non è così buono, carne e latticini possono avere un effetto protettivo per la salute cardiovascolare, mentre ridurre troppo i carboidrati può aumentare il rischio di infarto. Alcuni studi presentati all’ultima edizione del Congresso della Società Europea di Cardiologia (ESC 2018), che si è tenuto a Monaco di Baviera a fine agosto, sembrano mettere in discussione le più consolidate certezze sul regime alimentare più adatto a prevenire le malattie cardiovascolari.

In realta, non è così. Non si tratta di veri e propri “ribaltoni”, ma di approfondimenti che arrivano da nuovi e più estesi studi di popolazione. Oltre alle novità su colesterolo (leggi qui) e carboidrati (leggi qui), che trovate in altri articoli di Medico e Paziente, all’ESC 2018 si è parlato di uno studio che ha messo insieme dati di popolazione a livello globale mostrando in una prospettiva alcuni alimenti, in particolare carne e latticini, generalmente considerati nemici della salute cardiovascolare.

Lo ha spiegato Andrew Mente del Population Health Research Institute (PHRI) alla McMaster University di Hamilton, Canada, presentando a Monaco i risultati del PURE (Prospective Urban Rural Epidemiological), che ha valutato l’associazione tra dieta di qualità, rischio cardiovascolare e mortalità in 138.527 persone tra 35 e 70 anni d’età, senza malattie cardiovascolari, provenienti da 17 paesi del mondo.

Uno degli obiettivi dichiarati di questa ricerca è superare i limiti delle raccomandazioni alimentari concepite alcuni decenni orsono per la popolazione dei paesi a più alto reddito (Europa, Nord America e Giappone). Includendo popolazioni di altri continenti emerge, ad esempio, un ruolo diverso di carne e latticini.

I pazienti sono stati suddivisi in cinque gruppi in base alla qualità della dieta, valutata attribuendo un punteggio secondo il consumo di alimenti ai quali studi precedenti hanno attribuito un effetto protettivo per le malattie cardiovascolari.

Dopo un follow up medio di 9 anni, ci sono stati 6.821 decessi e 5.466 eventi cardiovascolari maggiori (morte per cause cardiovascolari, infarto miocardico non fatale, ictus, insufficienza cardiaca). Dopo aggiustamento per altri fattori confondenti la dieta di alta qualità è stata associata a rischi significativamente più bassi di eventi cardiovascolari maggiori (HR 0,89, IC 95% 0,80-1,00, p = 0,0193), ictus (HR 0,83, IC 95% 0,71-0,97, p = 0,0402), morte cardiovascolare (HR 0,71, IC 95% 0,59-0,85, p <0,0001), morte non cardiovascolare (HR 0,74, 95% CI 0,66-0,84; p <0,0001) e decessi totali (HR 0,75, IC 95% 0,68-0,83, p <0,0001).

I dati dello studio PURE, che riguarda persone senza malattie cardiovascolari, sono stati confrontati con quelli di altri grandi studi: 31.546 pazienti con malattia cardiovascolare vascolare dagli studi ONTARGET e TRANSCEND, 27.098 pazienti con un primo attacco cardiaco dallo studio INTERHEART e 20.834 pazienti con un primo ictus dallo studio INTERSTROKE. In totale, la ricerca ha incluso 218.000 persone provenienti da oltre 50 paesi nei cinque continenti.

Risultati simili allo studio PURE sono stati trovati in pazienti con malattie vascolari in ONTARGET e TRANSCEND. La dieta di alta qualità è stata associata a rischi significativamente più bassi di eventi cardiovascolari maggiori (HR 0,86, IC 95% 0,78-0,94), morte cardiovascolare (HR 0,79, IC 95% 0,69-0,91), morte non cardiovascolare (HR 0,89, 95% CI 0,75-1,05) e decessi totali (HR 0,75, IC 95% 0,67-0,83).
Negli studi INTERHEART e INTERSTROKE, la dieta di alta qualità è stata associata a un minor rischio di infarto miocardico (OR 0,77, IC 95% 0,70-0,84) e ictus (OR 0,78, IC 95% 0,70-0,86).

“Le persone che seguono  una dieta che privilegia frutta, verdura, noci, legumi, pesce, latticini e carne hanno avuto il più basso rischio di malattie cardiovascolari e morte prematura”, ha detto Mente “Per quanto riguarda la carne, abbiamo scoperto che la carne non trasformata va considerata parte di una dieta sana”.

Sui latticini un’altra ricerca presentata all’ESC 2018 (leggi qui) mostra per i consumatori di questi alimenti una minore mortalità per tutte le cause, incluse quelle cardiovascolari.

“È necessario ripensare la nostra idea di dieta sana per una popolazione globale. – ha aggiunto Salim Yusuf direttore senior del PHRI – ad esempio, i nostri risultati mostrano che i latticini e la carne sono utili per la salute e la longevità del cuore. Questo differisce dagli attuali consigli dietetici. “

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.