Diete low-carb, a lungo termine aumentano il rischio di morte e infarto
Le diete a basso contenuto di carboidrati a lungo termine sono rischiose. Lo conferma una ricerca su una popolazione molto ampia presentata a Monaco di Baviera al Congresso della Società Europea di Cardiologia (ESC 2018).
Maciej Banach, dell’Università di Lodz, in Polonia, ha coordinato uno studio che ha valutato le abitudini alimentari di 24.825 partecipanti al National Health and Nutrition Examination Survey ( NHANES) nel periodo dal 1999 al 2010.
I soggetti che hanno seguito diete con una drastica riduzione dell’introito di carboidrati hanno mostrato un aumento del rischio di mortalità per tutte le cause del 32% rispetto a chi aveva un consumo più elevato di carboidrati. Inoltre, i rischi di morte per malattia coronarica, malattia cerebrovascolare e cancro sono aumentati rispettivamente del 51%, 50% e 35%.
I partecipanti allo studio NHANES avevano un’età media di 47,6 anni e il 51% erano donne. Si è riscontrata una correlazione tra diminuzione dell’introito di carboidrati e aumento del rischio di morte ed eventi cardiovascolari confermata anche dopo l’aggiustamento con altri fattori di rischio.
A questi dati si aggiunge una metanalisi su sette studi con 447.506 partecipanti e un follow-up medio di 15,6 anni, che ha rilevato un 15%, 13% e 8% di aumento del rischio di mortalità totale, cardiovascolare e tumorale con una dieta low-carb.
Le cause di questi effetti della dieta a basso contenuto di carboidrati, secondo gli autori dello studio, stanno nello sbilanciamento dell’alimentazione con un eccesso di proteine animali e un apporto insufficiente di fibre.
“Il nostro studio – conclude Banach – evidenzia un’associazione sfavorevole tra diete a basso contenuto di carboidrati e morte totale e causa-specifica, basata su dati individuali e risultati aggregati di studi precedenti. I risultati suggeriscono che le diete povere di carboidrati non sono sicure e non dovrebbero essere raccomandate “
I ricercatori, tuttavia, confermano che le diete low-carb possono essere utili nel breve periodo, soprattutto per i soggetti obesi, per perdere velocemente peso ed abbassare la pressione sanguigna e migliorare il controllo glicemico. “Vanno però seguite per poco tempo, – raccomanda Banach – e sempre su prescrizione del medico: protrarle a lungo è deleterio e deve essere evitato.”