Fruttosio e bevande zuccherate aumentano obesità e rischio di asma nei bambini
Un consumo elevato di fruttosio e bevande zuccherate durante la gravidanza e nella prima infanzia può aumentare il rischio di sviluppare asma nei bambini in età scolare. Uno studio pubblicato su Annals of the American Thoracic Society ha valutato con un questionario il consumo di fruttosio e bevande zuccherate in 1068 donne nel primo e secondo trimestre della gravidanza e nei loro bambini fino al terzo anno di età, confrontando poi il dato con le diagnosi di asma in età scolare (età media 7,7 anni).
Il primo dato emerso è che i figli delle donne con un maggiore consumo di bevande zuccherate in gravidanza (media 0,6 porzioni al giorno) avevano il 70% in più di probabilità di sviluppare asma in età scolare. Il risultato è stato confermato anche dopo l’aggiunstamento dei valori per altri fattori di rischio, come l’obesità della madre. L’altro dato riguarda il consumo di fruttosio e bevande con zuccheri aggiunti dei bambini nella prima infanzia, indipendentemente da quello della madre in gravidanza, che aumenta significativamente, fin al 79% in più, il rischio di asma negli anni successivi.
L’associazione tra bevande zuccherate e asma era già emersa in altri studi precedenti, ma veniva collegato a un maggior rischio di obesità infantile, un fattore predisponente all’asma, questa nuova ricerca mostra invece un rapporto diretto.
“Ricerche precedenti – precisa Sheryl Rifas-Shiman, della Harvard Medical School di Boston, prima autrice dello studio – avevano collegato il consumo di bevande con zucchero aggiunto con l’obesità e quest’ultima con l’asma. Il nostro studio suggerisce che oltre ad aumentare il rischio di obesità e quindi di asma, il consumo di bevande zuccherine e con alti livelli di fruttosio potrebbe influenzare direttamente il rischio di asma. Non conosciamo quale sia il rapporto diretto tra il consumo di queste bevanda e questa patologia, si può ipotizzare che gli zuccheri favoriscano uno stato infiammatorio delle vie aeree.”