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Ipertensione, alcuni calcioantagonisti potrebbero aumentare il rischio di tumore

Uno studio presentato all’ultima edizione del Congresso Annuale dell’AACR (American Association Cancer Research) ha trovato un’associazione tra terapia antiipertensiva con calcio-antagonisti a breve durata d’azione e un aumentato rischio di cancro al pancreas nelle donne in postmenopausa.

Lo studio è stato impostato per valutare l’effetto dei farmaci antiipertensivi su sRAGE (recettore solubile per il prodotto finale di glicazione avanzata), un recettore con effetto antinfiammatorio associato a un minor rischio di cancro al pancreas. Poiché i farmaci antiipertensivi hanno dimostrato di aumentare la concentrazione dei livelli di sRAGE, i ricercatori hanno ipotizzato che ci sarebbe stata un’associazione inversa tra l’uso di questi farmaci e il rischio di tumore.

Gli autori hanno condotto uno studio prospettico di coorte su 145.551 donne in età post-menopausa di età compresa tra 50 e 79 anni che sono state arruolate nel Women’s Health Initiative, uno studio a lungo termine sulla popolazione femminile americana, tra il 1993 e il 1998.

Sono stati considerati quattro tipi di farmaci antiipertensivi: beta bloccanti, diuretici, inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACEi) e calcio bloccanti (CCB). Utilizzando modelli di regressione proporzionale di rischio di Cox sono stati calcolati i rapporti tra i quattro tipi di farmaci e il rischio di cancro al pancreas. “Siamo stati sorpresi dall’inaspettato aumento del rischio di cancro al pancreas osservato tra le utilizzatrici di CCB a breve durata d’azione”, ha detto Zhensheng Wang, del Baylor College of Medicine di Houston (USA).

I ricercatori hanno misurato i livelli sierici di sRAGE usando immunodosaggio tra un sottogruppo di 489 pazienti con cancro al pancreas e 977 controlli non tumorali. Hanno scoperto che tra le donne che avevano usato almeno una volta un CCB a breve durata d’azione è stato riscontrato un rischio maggiore del 66% di cancro al pancreas. Nelle donne che avevano usato CCB a breve durata d’ zione per tre o più anni è stato riscontrato un rischio del cancro al pancreas del 107% più elevato rispetto a quelle che avevano usato altri farmaci antiipertensivi. L’uso regolare di ACEinibitori, beta-bloccanti, diuretici e CCB a lunga durata d’azione non è stato associato a un aumento del rischio di cancro al pancreas.

Lo studio ha anche scoperto che le donne che avevano usato CCB a breve durata d’azione avevano livelli di sRAGE significativamente più bassi rispetto alle donne che usavano altri farmaci anti-ipertensivi.
Gli autori hanno osservato che ulteriori ricerche sono necessarie per confermare questi risultati e comprendere meglio il rapporto tra ipertensione e stato infiammatorio, come fattore predisponente al tumore.

“I nostri risultati sull’uso di CCB a breve durata d’azione e sul rischio di cancro al pancreas sono nuovi e potenzialmente significativi per la salute pubblica, se confermati. – ha detto Wang – I CCB a breve durata d’azione sono ancora prescritti per gestire l’ipertensione, che è uno dei componenti della sindrome metabolica, e la sindrome metabolica è un possibile fattore di rischio per il cancro del pancreas “.

Gli autori hanno precisato che questo studio osservazionale ha incluso solo donne in postmenopausa negli Stati Uniti e i risultati potrebbero non essere generalizzabili per gli uomini, per le donne in premenopausa o per le popolazioni al di fuori degli Stati Uniti.

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.