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clock test 2

Ipertensione, dopo la mezza età il test dell’orologio dovrebbe essere di routine

Il test dell’orologio (clock drawing test), uno dei più comuni esami utilizzati per rilevare il deterioramento delle funzioni cognitive, dovrebbe essere somministrato di routine ai pazienti ipertesi, soprattutto dopo la mezza età, per identificare i soggetti a rischio di demenza.

È la conclusione a cui sono giunti gli autori di una ricerca presentata al congresso della Società Europea di Cardiologia (ESC 2018) in corso a Monaco di Baviera, che ha valutato l’utilità del test del disegno dell’orologio rispetto al Mini-Mental State Examination (MMSE) in 1.414 adulti con alta pressione sanguigna (in media 144/84 mmHg), reclutati da 18 centri di cardiologia in Argentina. L’età media dei pazienti era di 60 anni e il 62% erano donne.

Nel test dell’orologio il paziente viene invitato a riempire con i numeri delle ore un cerchio di circa 10 centimetri e a disegnare le lancette in modo che indichino le quattro meno venti. Il disegno permette di diagnosticare una compromissione moderata o severa delle funzioni cognitive.

Con il MMSE invece si valutano le risposte a 11 domande a cui viene assegnato un punteggio, in base al quale si può stabilire la presenza di un declino cognitivo di grado moderato o severo.

Nella ricerca presentata all’ESC 2018 il test dell’orologio è stato in grado di rilevare una prevalenza maggiore di casi di disfunzioni cognitive, il 36%, contro il 21% rilevato con il MMSE.

“Il nostro studio – ha detto Augusto Vicario dell’Heart and Brain Unit, Cardiovascular Institute di Buenos Aires (Argentina) – suggerisce che il test del disegno dell’orologio dovrebbe essere preferito al MMSE per la diagnosi precoce della disfunzione esecutiva nei pazienti con pressione alta, in particolare nella mezza età. Pensiamo che il punteggio sul test del disegno dell’orologio possa essere considerato una misura surrogata del danno vascolare silente nel cervello e identifica i pazienti a maggior rischio di sviluppare demenza.”

Vicario ricorda che : “l’ipertensione non trattata, silenziosamente e progressivamente danneggia le arterie nella subcorteccia del cervello e interrompe la comunicazione tra la subcorteccia e il lobo frontale. Questa disconnessione porta a “funzioni esecutive” compromesse come la pianificazione, le capacità visuospaziali, il ricordo dei dettagli e il processo decisionale. Il test del disegno dell’orologio è noto per valutare le funzioni esecutive. L’MMSE valuta diverse altre abilità cognitive, ma è debolmente correlato con le funzioni esecutive. ”

“Il test del disegno dell’orologio – conclude Vicario – dovrebbe essere adottato come strumento di screening di routine per il declino cognitivo in pazienti con pressione alta. Sono necessari ulteriori studi per determinare se l’abbassamento della pressione arteriosa può prevenire la progressione verso la demenza. “

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.