La dieta mediterranea può ridurre il rischio di fragilità negli anziani
La sindrome di fragilità nell’anziano è una condizione di maggiore vulnerabilità dovuta a una riduzione delle riserve funzionali e alla diminuita resistenza ai fattori stressanti, risultante dal declino cumulativo di diversi sistemi fisiologici.
Una metanalisi di 4 studi su anziani residenti in comunità pubblicata on line sul Journal of American Geriatric Society mostra che una maggiore aderenza alla dieta mediterranea è correlata con un minor rischio di fragilità.
Gotaro Kojima et al. del Dipartimento di Cure Primarie e Salute Pubblica, dell’University College of London (UK) hanno effettuato una metanalisi retrospettiva di 4 studi di popolazione che includono 5789 persone di ≥60 anni di età, seguiti per un periodo medio di 3.9 anni. L’aderenza alla dieta mediterranea con un punteggio MDS (Mediterranean Diet Score) da 0 a 9. A confronto con gli anziani che avevano una bassa aderenza alla dieta mediterranea (MDS da 0 a 3) chi aveva un punteggio medio (MDS, 4-5) aveva un rischio di fragilità ridotto del 38% (P = .001), mentre quelli con alta aderenza (MDS, 6-9) hanno avuto una riduzione del rischio del 56% (P <0,001).
Gli autori fanno notare che il limite principale della metanalisi è costituito dal basso numero di studi presi che sono riusciti a reperire su questo tema, solo 4. “Probabilmente perché le ricerche sull’incidenza della fragilità in relazione alla dieta sono state progettate solo di recente”.
L’effetto positivo della dieta mediterranea si può spiegare con due fattori tipici di questo regime alimentare, l’alto numero di alimenti antiossidanti e il basso contenuto pro-infiammatorio. Stress ossidativo e infiammazione cronica sono due importanti fattori di rischio per la sindrome da fragilità dell’anziano.
Gli autori dello studio aggiungono che “ulteriori informazioni importanti potrebbero venire da studi specifici su quali componenti della dieta mediterranea possono maggiormente influire sulla fragilità e quali componenti della fragilità sono maggiormente implicate nel rapporto con la dieta (ad esempio la misurazione della forza muscolare, l’esaurimento o la perdita di peso).”