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fumo genere

Perché gli uomini fumano più delle donne?

In Europa la percentuale dei fumatori uomini è due volte superiore a quelle delle donne fumatrici, ma in paesi come India e Cina si arriva a differenze molto più ampie, i fumatori sono fino a 22 volte più numerosi delle fumatrici. I dati sono stati presentati al XIV Congresso Nazionale della Società Italiana di Tabaccologia (SITAB) in corso a Firenze.

Come ha precisato Vincenzo Zagà, presidente della SITAB: “I 170 Paesi che aderiscono al WHO Framework Convention in Tobacco Control (FCTC) evidenziano una disparità globale: gli uomini fumano in media 4,4 volte più delle donne in generale, in Europa 2 volte di più, 9,3 volte in più nelle regioni del Sud Est Asiatico e 11,4 volte in quelle dell’Est Pacifico (con un divario di ben 22 e 23 volte in Cina e India rispettivamente)”.

In questi dati si può vedere con chiarezza il ruolo di fattori sociali e culturali. In Indonesia, per esempio, dove fumare è considerato segno di mascolinità e successo fuma il 62% degli uomini, contro l’1-3% delle donne. Nei paesi occidentali il fumo è stato percepito dalle donne come simbolo di uguaglianza ed emancipazione, con uno scotto molto alto e un’impennata dei casi di tumore al polmone anche nel sesso femminile.

Non va dimenticato, infatti, il costo dell’abitudine al fumo in termini di mortalità, stimata in 80mila morti l’anno in Italia, 600 mila in Europa e oltre 7 milioni nel mondo, ai quali si aggiungono i costi umani e d economici delle malattie croniche causate dalle sigarette.

“Differenze sesso-specifiche sono state riportate anche riguardo gli effetti della nicotina sul cervello dove, ad esempio, la risposta al fumo della dopamina, il neurotrasmettitore maggiormente responsabile degli effetti gratificanti della nicotina (e, di conseguenza, del tabagismo), avviene negli uomini in regioni cerebrali diverse ed in tempi più rapidi che nella donna. – ha spiega Liana Fattore, Primo Ricercatore dell’Istituto di Neuroscienze del CNR – La nicotina altera in maniera differente nei due sessi anche il microbioma intestinale, (più comunemente noto come “flora intestinale”), il quale influenza il sistema immunitario e le funzioni cerebrali e che si sospetta possa avere un ruolo nell’insorgenza di malattie neurodegenerative e di disturbi mentali.”

Le differenze di genere, secondo gli esperti, vanno considerate anche nella messa a punto delle strategie per aiutare a smetter di fumare. Nelle donne, secondo i dati riportati da recenti studi basatei su interviste specifiche, prevalgono motivazioni legate a salute, benessere, aspetto fisico e approvazione sociale anche se temono di prendere peso o sperimentare un calo dell’umore.

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.