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Arteriopatia periferica, si può curare anche senza dolore

L’arteriopatia periferica, patologia caratterizzata da una riduzione di afflusso sanguigno agli arti superiori o inferiori è una condizione che spesso provoca dolore e riduzione della mobilità (Claudicatio Intermittens). Fumo, diabete, ipertensione e colesterolo alto, sono fattori di rischio per lo sviluppo di questa malattia la cui incidenza aumenta nelle fasce di età più avanzate.

Il trattamento dell’arteriopatia periferica (PAD peripheral arterial disease ) è importante per preservare la funzionalità degli arti e prevenire infarti e ictus, che sono più frequenti in chi ha questa condizione. L’esercizio fisico è un elemento cardine del trattamento. Tuttavia i movimenti prescritti spesso provocano dolore, con inevitabili riflessi negativi sull’aderenza dei pazienti.

Un nuovo studio, pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology, mostra che a questi pazienti è possibile prescrivere esercizi senza dolore

“Per molti anni la prescrizione degli esercizi standard per i pazienti con PAD è stata quella di affrontare un dolore passivo da moderato a severo”, ha detto l’autore dello studio Edward Lin, dell’Università di Toronto, in Canada. “Questo approccio migliora la distanza percorribile e la qualità della vita, tuttavia molti pazienti con PAD si allenano molto poco o per niente. La componente del dolore nei programmi di allenamento convenzionali è un deterrente. Studi più recenti hanno dimostrato che le forme di esercizio senza dolore sono ugualmente efficaci, ma ai pazienti non viene sempre data questa opzione.”

Lo studio ha confrontato programmi tradizionali di esercizio fisico con approcci senza dolore. Il primo programma prevede una camminata protratta fino alla comparsa di dolore moderato-severo e il successivo riposo fino a che il dolore non si placa. A questo fa seguito un ulteriore ciclo di esercizi. Gli esercizi alternativi comprendono la camminata senza dolore, l’ergometro a braccio (una cyclette per le braccia), l’allenamento di resistenza, l’allenamento a circuito, l’esercizio aerobico degli arti inferiori e la camminata con i bastoncini.

L’analisi ha incluso un totale di 84 studi e 4.742 pazienti, con 64 programmi di camminata tradizionali e 58 programmi di allenamento alternativi.

I tassi di completamento sono risultati del 6% più alti nei programmi con forme alternative di esercizio rispetto alla camminata dolorosa (80,8% contro 86,6%). Allo stesso modo, l’aderenza era maggiore dell’8% nei programmi alternativi rispetto alla deambulazione dolorosa (77,6% contro 85,5%).

“Il dolore ha svolto un ruolo importante nei tassi di completamento e di aderenza ai programmi di esercizio”, ha affermato Lin “Camminare fino a sentire dolore è efficace, ma solo se i pazienti effettivamente lo fanno. Il dolore non è una parte necessaria dell’esercizio per i pazienti con malattia arteriosa periferica. Se i pazienti preferiscono non camminare fino al dolore, possono essere incoraggiati a fare esercizi senza dolore. Ciò dovrebbe aumentare la probabilità di mantenere l’attività fisica a lungo termine.”

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.