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Cataratta, i vantaggi della chirurgia a femtolaser

  • Pierpaolo Benini
  • Ospedale

La chirurgia oftalmica si è da pochi anni arricchita di un nuovo strumento di intervento, il laser a femtosecondi.

Da oltre 50 anni il laser a eccimeri, che usa brevissimi impulsi nel campo dell’ultravioletto,  viene usato in chirurgia oftalmica: introdotto dal Nobel russo Nikolaj Gennadievič Basov nel 1971, poi migliorato costantemente nel corso degli anni ora ha quasi completamente sostituito l’utilizzo di strumenti meccanici.

Anche la correzione dei difetti visivi, la miopia innanzitutto, si è molto beneficiata dell’utilizzo dei laser. E’ stato un altro russo, Svjatoslav Nikolaevič Fëdorov, che nel 1974 ha iniziato con la cheratomia radiale ad utilizzare il laser per la correzione della miopia.

La novità di questi ultimi anni si chiama però femtolaser (laser a femtosecondi) un laser infrarosso che con impulsi brevissimi (il femtosecondo dura, si fa per dire, un milionesimo di un miliardesimo di secondo) riesce ad incidere il delicato tessuto oculare con una precisione mai raggiunta prima.

Blue Eye, centro oculistico lombardo con sedi a Monza e Vimercate, ha presentato lo stato dell’arte nelle tecniche operatorie oftalmiche basate sul laser a femtosecondi.

Grazie all’utilizzo di hololens è stata mostrata la simulazione di un’operazione di chirurgia della cataratta, con rimozione del cristallino e sostituzione con cristallino artificiale, ed è stato descritto il (breve) percorso del paziente, fra analisi preoperatorie con macchine per misurare l’occhio in tutte le sue forme, anestesia locale e poi l’operazione.

Iniettore di cristallino artificiale
iniettore di cristallino artificiale

Immediatamente dopo la rimozione un cristallino nuovo, scelto e misurato sulle specifiche esigenze del paziente, viene inserito in sede. Per la correzione dei vari difetti visivi il paziente può scegliere, sempre col consiglio del medico, se utilizzare un cristallino monofocale, che porterà alla correzione completa del difetto visivo preesistente, ma che non permetterà ad esempio di leggere da vicino senza occhiali, od optare per uno dei più moderni multifocali, che permettono, grazie alla tecnica dell’ottica diffrattiva, di avere a fuoco sino a tre distanze differenti.

L’esperienza con le hololens si potrà ripetere per il pubblico presso la sede Blue Eye di Vimercate, via Torri Bianche 7, palazzo Faggio,  il prossimo 23 febbraio.

 

Pierpaolo Benini
Pierpaolo Benini

Giornalista - Webmaster - Fotografo