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Cibo sano, il miglior investimento per il servizio sanitario

Numerose ricerche indicano che incrementare il consumo di frutta e verdura farebbe diminuire l’impatto di patologie ad ampia diffusione come ipertensione, ipercolesterolomia, obesità, sindromi metabolici, con indubbi benefici, oltre che per la salute pubblica, anche per la spesa sanitaria.

Uno studio condotto da ricercatori della Friedman School of Nutrition Science and Policy, Tufts University, Boston, (USA) e pubblicato sul PLOS Medicine ha provato a quantificare gli effetti sulla spesa sanitaria, pubblica e privata, di incentivi al consumo di cibo sano.

Cosa accadrebbe se il 30% del costo degli acquisti di alimenti sani fosse coperto, tramite una carta di debito elettronica, dal servizio sanitario o da assicurazioni private? Sono stati ipotizzati due scenari: copertura del 30% degli acquisti di frutta e verdura; e una copertura del 30% degli acquisti di frutta, verdura, cereali integrali, frutta secca/semi, frutti di mare e oli vegetali.

I ricercatori hanno utilizzato i dati demografici e dietetici nazionali americani del National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES) 2009-2014, e consolidate metanalisi sugli effetti della variazione della dieta sull’incidenza di diabete e malattie cardiovascolari, simulando l’effetto degli incentivi alla dieta sana nell’arco di 18 anni su 82 milioni di adulti americani (35-80 anni) coperti da assicurazioni sanitarie.

L’incentivo per l’acquisto di frutta e verdura potrebbe prevenire 1,93 milioni di eventi cardiovascolari, e far guadagnare 4,64 milioni di QALY (anni di vita senza malattia) con un risparmio teorico di costi sanitari di 39,7 miliardi di dollari. L’incentivo più ampio per il cibo sano potrebbe evitare 3,28 milioni di eventi cardiovascolari e 0,12 milioni di casi di diabete, con 8,40 milioni di QALY guadagnati. I costi sanitari risparmiati in questo secondo modello ammonterebbero a 100,2 miliardi di dollari.

Dal punto di vista dell’assistenza sanitaria, entrambi gli scenari risultano convenienti a 5 anni e oltre, con un guadagno costo-beneficio per ogni anno di vita sano calcolato in 18.184 dollari per il primo modello 13.194 dollari per il secondo, a cui andrebbero aggiunti i vantaggi in termini di costi sociali (assisteenza non sanitaria, perdita giornate di lavoro) di 14.576/QALY e  9.497 / QALY rispettivamente.

Gli autori concludono che: “Gli incentivi economici per alimenti più sani attraverso il servizio sanitario pubblico e le assicurazioni private potrebbero generare sostanziali guadagni di salute ed essere altamente remunerativi.”

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.