Con tablet e smartphone a rischio la salute scheletrica dei bambini
Gli ortopedici italiani lanciano l’allarme sulle conseguenze di un uso precoce dello smartphone
“Il futuro delle ossa si costruisce da bambini”: è questo lo slogan scelto dalla Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT) per richiamare l’attenzione sulle patologie dell’apparato muscolo-scheletrico che, se non affrontate fin dalla prima infanzia, rischiano di compromettere la salute della persona nelle decadi successive: basti pensare alla scoliosi, alla lordosi, alla lussazione congenita dell’anca al ginocchio valgo e al piede piatto.
A preoccupare gli specialisti della SIOT sono soprattutto le nuove abitudini dei bambini che dedicano molto tempo a tablet e smartphone, trascurando i giochi all’aperto. Si moltiplicano così i casi di cifosi, aumentati del 700% nelle scuole medie inferiori negli ultimi dieci anni.
“Una vera e propria ‘bomba sociale’ quella della cifosi”, ha commentato Carlo Ruosi, professore di Ortopedia e Traumatologia dell’Università Federico II di Napoli. “Il numero eccessivo di ore giornaliere che, fin dai 3-4 anni, i bambini trascorrono piegati in avanti sui ‘babysitter elettronici’ è causa di questo disturbo troppo spesso sottovalutato. Fondamentale, in questi casi, è una diagnosi precoce. Mentre in fase iniziale è possibile intervenire con rieducazione motoria e ginnastica appropriata, in fase avanzata è necessario far indossare al bambino il busto ortopedico. Nel caso in cui la diagnosi arrivi troppo tardi, poi, si deve ricorrere alla chirurgia”.
“Per qualsiasi disturbo interessi le ossa e le articolazioni, è fondamentale rivolgersi allo specialista, l’ortopedico, che può curare le alterazioni dell’apparato muscolo-scheletrico causate da traumi o patologie, permettendo di mantenere o recuperare una buona qualità di vita ad ogni età. Fin dai primi passi è possibile incorrere in pericoli comuni che però possono arrecare traumi leggeri o invalidant”, ha spiegato il professor Francesco Falez, presidente SIOT. “Da non sottovalutare, inoltre, come alcuni di questi disturbi possano essere evitati grazie all’adozione di posture e comportamenti corretti fin dalla primissima infanzia”.