Skip to content
anziani tv2

Declino cognitivo, troppa TV fa male anche agli anziani

Passare troppo tempo davanti alla televisione fa male alla salute. Un avvertimento che solitamente si rivolge soprattutto ai bambini e agli adulti in sovrappeso, ora però arrivano dati preoccupanti anche per gli anziani.

Un grande studio inglese su una popolazione di ultracinquantenni ha dimostrato che un eccessivo “consumo” quotidiano di programmi televisivi può avere effetti negativi sulle capacità cognitive.

I ricercatori dell’University College of London (UK) hanno esaminato i dati raccolti nell’English Longitudinal Study of Ageing (ELSA) su una popolazione di 3.662 adulti di 50 anni e più, che hanno risposto a questionari sul tempo passato davanti alla televisione nel 2008–2009 e nel 2014–2015.

Allo stesso tempo i partecipanti sono stati sottoposti a test su memoria verbale (che consiste nel memorizzare e quindi ricordare liste di parole entro un dato tempo) e fluenza semantica (capacità di elencare il maggior numero di oggetti di una certa categoria).

L’analisi, pubblicata su Scientific Reports, ha rivelato che nei 6 anni dello studio coloro che hanno guardato la TV per 3,5 ore o più al giorno hanno avuto un calo medio dell’8-10% nella memoria verbale a confronto di un calo medio inferiore al 4-5% in coloro che guardavano meno la TV.

Lo studio rivela che il declino della memoria legato al consumo di televisione non è collegato al livello di sedentarietà dei partecipanti. Questo ha spinto i ricercatori a chiedersi se i danni da eccesso di TV non siano specificamente legati a questo tipo di attività.

“La televisione – spiegano gli autori dello studio – è un’attività intellettuale che combina forti stimoli sensoriali, in rapido cambiamento, con la totale passività dello spettatore.” Va quindi distinta, per quanto riguarda le possibili influenze sul declino cognitivo, da altre attività, come per esempio internet e i video giochi, ugualmente sedentarie, ma che richiedono un maggiore utilizzo di abilità cognitive.

Inoltre, spiegano gli autori della ricerca, gli effetti negativi di un eccesso di televisione stanno anche nel tempo potenzialmente sottratto alla partecipazione ad altre attività culturali e ricreative, come mostre e concerti.

Infine, i ricercatori sottolineano che lo studio non è un invito a rinunciare alla televisione, come possibilità di relax, e alla visione di programmi di qualità, si augurano solo che i dati di questo studio spingano chi tende ad eccedere con la TV a considerare anche le alternative.

 

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.