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Diabete, milioni di americani a rischio di sovratrattamento

Milioni di diabetici negli Stati Uniti probabilmente ricevono un trattamento eccessivo per la riduzione della glicemia, potenzialmente causa di crisi ipoglicemiche.

Questo è il sorprendente risultato di uno studio condotto da ricercatori della Mayo Clinic di Rochester (Usa) e da poco pubblicato sulla rivista Mayo Clinic Proceedings.

I ricercatori hanno incrociato i dati di due importanti database americani. L’obiettivo era verificare la possibile associazione tra una terapia intensa per la riduzione della glicemia e il ricorso a cure ospedaliere o d’emergenza per crisi ipoglicemiche.

I ricercatori definiscono”terapia intensa” l’assunzione di un farmaco per raggiungere livelli di emoglobina glicata (HbA1c) pari o inferiori al 5,6% oppure l’assunzione di due o più farmaci per raggiungere livelli di emoglobina glicata tra il  5,7 e il 6,4%.

Lo studio ha preso in considerazione adulti statunitensi con diabete e livelli di emoglobina glicata (HbA1c) inferiori al 7,0% inclusi nel National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES) tra il 2011 e il 2014. I partecipanti sono stati classificati come clinicamente complessi se di età pari o superiore a 75 anni o con 2 o più limitazioni della vita quotidiana, malattia renale allo stadio terminale oppure 3 o più malattie croniche.

Il team ha stabilito che nel periodo considerato quasi la metà (48,8%) degli adulti statunitensi con diabete (10,7 milioni ) presentava livelli di HbA1c inferiori al 7,0%. Tra questi, il 32,3% erano clinicamente complessi e il 21,6% sono stati trattati in modo intensivo, senza differenze correlate alla complessità clinica.

“In un periodo di 2 anni, scrivono i ricercatori, abbiamo stimato 31.511 ricoveri e 30.954 visite al pronto soccorso per ipoglicemia in questa popolazione; di questi, 4.774 (95% CI, 954-9714) ricoveri e 4.804 (95% CI, 862-9851) visite al pronto soccorso erano attribuibili al trattamento intensivo.

In una proiezione statistica questo potrebbe voler dire che fino a 2,3 milioni di persone con diabete hanno ricevuto un trattamento troppo intenso per la riduzione della glicemia tra il 2011 e il 2014 negli Stati Uniti.

“Le persone anziane e quelle che consideriamo clinicamente complesse sono maggiormente a rischio di sviluppare ipoglicemia, oltre che a sperimentare altri eventi avversi a causa di un trattamento intenso o eccessivo”, osserva Rozalina McCoy della Division of Health Care Policy della Mayo Clinic. “Tuttavia è improbabile che queste persone traggano beneficio da una terapia intensiva piuttosto che da un moderato controllo glicemico.”

Il sovratrattamento è pericoloso come il sottotrattamento

Nel commento a questi risultati i ricercatori della Mayo Clinic spiegano che attualmente la maggior parte delle politiche sanitarie sono focalizzate sull’obiettivo di controllare efficacemente l’iperglicemia e ridurre i casi di sottotrattamento del diabete. Tuttavia, osserva McCoy, è necessaria anche una maggiore consapevolezza dei pericoli del trattamento eccessivo.

“Dobbiamo allineare i regimi di trattamento con la situazione clinica, lo stato di salute, la situazione psicosociale e la realtà della vita quotidiana di ogni paziente. Mentre alcuni episodi di ipoglicemia possono essere inevitabili, specialmente se causati da fattori di rischio non modificabili come la necessità di terapia insulinica, altri possono essere prevenibili, come nel caso di un trattamento eccessivo.”

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.