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digiuno intermittente

Digiuno, nuovi dati sui possibili benefici per la salute

Una pratica regolare del digiuno potrebbe allungare la vita e abbassare il rischio di insufficienza cardiaca. Nuovi dati sui possibili benefici di questa pratica sono stati presentati a Philadelfia all’ultima edizione dell’American Hearth Scientific Sessions, incontri dell’associazione dei cardiologi americani (American Heart Association).

Al congresso di Philadelfia sono stati presentati due studi che hanno valutato una popolazione di pazienti con problemi cardiologici nello stato americano dello Utah. Questa popolazione comprende centinaia di persone che appartengono alla Chiesa Mormone (Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni). Questa comunità pratica regolarmente il digiuno una domenica ogni mese, per 24 ore.

Gli studi

Nel primo studio oltre 2.000 persone sottoposte a coronarografia sono state seguite per una media di 4,4 anni, compreso un gruppo di 389 persone che seguivano regolarmente la pratica di un giorno di digiuno al mese nell’arco di almeno 5 anni.

Dopo l’aggiustamento statistico per altri fattori di rischio, i ricercatori hanno scoperto che i digiunatori avevano un tasso di mortalità inferiore del 45% rispetto a chi non praticava il digiuno. Un risultato che gli stessi autori dello studio hanno definito più netto di quello che si aspettassero.

In un altro studio i ricercatori hanno verificato, sullo stesso gruppo di persone, l’incidenza di attacchi di cuore e di insufficienza cardiaca. Non sono emerse differenze tra chi pratica il digiuno e chi no per quanto riguarda gli attacchi di cuore, ma il tasso di insufficienza cardiaca era inferiore addirittura del 71% nel gruppo dei digiunatori.

Krista Varady, professoressa associata di Nutrizione all’Università dell’Illinois, Chicago (Usa), lo ha definito “uno studio importante che non è mai stato fatto prima. Ci sono molti studi clinici a breve termine per il digiuno intermittente, ma sicuramente non abbiamo dati a lungo termine sui benefici del digiuno nella prevenzione di malattie come l’insufficienza cardiaca. “

La stessa Varady, che non ha partecipato allo studio, tuttavia sottolinea che la ricerca ha il limite di aver preso in esame una comunità con uno stile di vita molto diverso da quello dell’americano medio.

“I mormoni – spiega Varady – non fumano, non bevono alcolici e sono leggermente più attivi dal punto di vista fisico. È logico che abbiano una vita più lunga e minori possibilità di sviluppare malattie cardiache.” Anche se è stato fatto un aggiustamento statistico per tutti i fattori di rischio, non è facile distinguere i potenziali effetti benefici del digiuno da quelli di un sano stile di vita.

I benefici del digiuno

Questi nuovi dati, pur con i limiti che abbiamo indicato, sembrano confermare i potenziali effetti positivi di una pratica regolare di limitati periodi di digiuno. Secondo Benjamin Horn, uno degli autori dello studio presentato a Philadelfia, il digiuno di circa un giorno, una volta al mese, regolarmente praticato per diversi anni, potrebbe avere quegli effetti benefici che sono indicati per il digiuno intermittente, consigliato a chi ha problemi di peso.

“La nostra ricerca – spiega Horne – è stata limitata dall’essere uno studio osservazionale che non dimostra un rapporto di causa-effetto. Vorrei vedere studi futuri che esplorino il motivo per cui il digiuno sembra proteggere dall’insufficienza cardiaca e un ampio studio sui benefici psicologici del digiuno.”

“Alcune persone che hanno iniziato a digiunare affermano di sentirsi inaspettatamente più padrone del proprio appetito. aggiunge Horne – Potenzialmente, c’è un rapporto diretto tra il digiuno e il rafforzamento della decisione di seguire una dieta migliore”.

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.