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Il paziente complesso: una rivoluzione nel panorama delle cure

Un convegno ha affrontato il tema delle nuove sfide delle patologie croniche

Un paziente complesso esige un esperto in medicina della complessità. Dietro questa apparente ovvietà si cela un rivolgimento epocale del panorama sanitario mondiale e del nostro Paese in particolare. Il progresso nelle cure mediche e il miglioramento delle condizioni generali di vita hanno portato a un’esplosione delle patologie croniche e al diffondersi di una nuova figura di assistito, in cui coesistono diverse patologie.

Recenti stime epidemiologiche indicano che il 10% della popolazione italiana sopra i 65 anni ha più di tre condizioni morbose croniche. Ecco allora che si delinea l’identikit del paziente complesso: un over 65, che assume contemporaneamente più di cinque farmaci, affetto da qualche grado di disabilità, ma con un’aspettativa di vita media più lunga che in passato.

A questa trasformazione dei pazienti deve corrispondere un’adeguata risposta della classe medica, come ribadito nel corso dell’incontro “Il paziente complesso, un nuovo protagonista sullo scenario della salute: medici competenti certificati per vincere la sfida”, che si è tenuto a Roma per iniziativa dell’associazione scientifico-culturale no profit The System Academy, con il supporto incondizionato di Alfasigma.

“Tra le diverse attività, The System Academy organizza percorsi di formazione specifica per preparare gli operatori sanitari a sostenere l’esame di medico esperto in Medicina della complessità”, ha spiegato Augusto Zaninelli, presidente di The System Academy. “Il medico esperto nella complessità è un professionista formato per la gestione, con buon senso, del paziente cronico con molte patologie, applicando le raccomandazioni nella pratica clinica tenendo conto di tutte le patologie e le variabili che coesistono nello stesso individuo”.

“Il paziente con una sola malattia non esiste quasi più è la cura, esclusivamente specialistica, di una sola patologia oggi non è più risolutiva”, gli ha fatto eco Claudio Ferri, presidente della Società italiana dell’ipertensione arteriosa (SIIA). “Oggi bisogna gestire la complessità clinica ma anche quella sociale ed economica della persona malata. Il medico esperto in medicina della complessità è la figura sanitaria che riesce a inquadrare il malato cronico, a fare una sintesi delle sue problematiche, a coordinare e pianificare il percorso di cura anche nell’acuzie, assicurando continuità assistenziale ospedale-territorio. Tutto ciò si ripercuote positivamente sulla salute e sulla qualità di vita del paziente, nonché sulla sostenibilità del sistema sanitario”.

 

Folco Claudi
Folco Claudi

Giornalista medico scientifico