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sale cuore

Ipertensione, buoni risultati con un sostituto del sale

Una delle principali cause di ipertensione è l’eccessivo consumo di sodio introdotto con il sale nell’alimentazione quotidiana. Gli interventi di prevenzione con campagne di educazione alla salute che mirano alla riduzione del consumo di sale incontrano diversi ostacoli: le persone spesso non hanno una chiara coscienza del legame tra sodio e ipertensione e comunque non sono molto disponibili a cambiare abitudini a tavola.

In una regione del Peru è stata sperimentata con successo una strategia diversa, l’utilizzo di un sostituto del sale a basso contenuto di sodio, che non ha effetti significativi sul gusto degli alimenti.

I risultati sono stati presentati al congresso della Società Europea di Cardiologia (ESC 2019) che si è da poco concluso a Parigi.

Lo studio

Tra il 2014 e il 2017 in sei centri di Tumbes, una regione del Perù con alti livelli di consumo di sodio e ipertensione, è stato introdotto un sostituto del sale contenente 75% di sodio e 25% di potassio.

Lo studio, curato da ricercatori del CRONICAS Centre of Excellence in Chronic Diseases della Universidad Peruana Cayetano Heredia di Lima (Peru) ha coinvolto 2.376 soggetti. La metà erano donne e l’età media era di 43 anni.

In precedenti interviste i residenti di Tumbes hanno mostrato di non percepire  una connessione tra l’assunzione di sodio e la pressione sanguigna e hanno trovato difficile un cambiamento nella dieta. Lo studio ha quindi utilizzato un’innovativa campagna di marketing sociale per introdurre un nuovo prodotto chiamato Salt-Liz, nome scelto e approvato dalla gente del posto. Salt-Liz è stato fornito a famiglie, negozi di alimentari, cucine comunitarie e venditori ambulanti.

La pressione sanguigna è stata misurata all’inizio dello studio e ogni cinque mesi, per un totale di sette misurazioni.

I risultati

Nella popolazione generale, il sostituto del sale ha ridotto la pressione arteriosa sistolica in media di 1,23 mmHg e la pressione diastolica in media di 0,72 mmHg. Le riduzioni della pressione arteriosa erano anche maggiori negli individui con ipertensione al basale: le riduzioni medie della pressione sistolica e diastolica erano rispettivamente di 1,74 mmHg e 1,25 mmHg.

Tra i 1.865 partecipanti (79%) senza ipertensione al basale, il sostituto del sale ha ridotto significativamente la probabilità di sviluppare ipertensione del 51% rispetto all’uso di sale normale (hazard ratio 0,49; intervallo di confidenza al 95% 0,34-0,71; p <0,001).

Jaime Miranda del CRONICAS ha dichiarato: “Questo studio è stato progettato per generare piccole diminuzioni della pressione sanguigna a livello di popolazione senza l’utilizzo di farmaci. Il risultato è stato raggiunto, con due vantaggi, i soggetti con ipertensione hanno abbassato i livelli pressori e quelli senza ipertensione hanno abbassato la probabilità di svilupparla. I vantaggi possono essere sostenuti nel tempo se si continua a usare il sostituto del sale.  Inoltre abbiamo raccolto informazioni qualitative che dimostrano il sostituto del sale è stato gradito. Alcune donne ci hanno detto che sono passate al nuovo sale e le loro famiglie non se ne sono accorte.”

 

 

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.