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Nutrizionemedica

Nutrizione Medica, il manifesto per combattere la malnutrizione

Inserimento delle terapie nutrizionali nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e introduzione di screening nutrizionali nei percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali (PDTA) di tutti i pazienti. Sono le prime due richieste del manifesto “Nutrizione Medica: più forza alla cura”, lanciato da Nutrizione Medica – Unione Italiana Food, l’associazione di Confindustria che riunisce le aziende italiane del settore.

 “Su 180mila decessi per tumore ogni anno nel nostro Paese, 35mila avvengono a causa della malnutrizione. – ha ricordato il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, che ha annunciato: “il ministero della Salute dallo scorso marzo ha iniziato un’attività di monitoraggio sull’attuazione delle linee d’indirizzo nazionali, approvate in sede di Conferenza Stato-Regioni nel dicembre 2017:”

Uno degli aspetti sottolineati dal Manifesto è la disparità di accesso alle cure nelle Regioni italiane, infatti gli Alimenti a Fini Medici Speciali (AFMS) sono a carico del paziente o parzialmente rimborsati solo in alcune Regioni. L’associazione dei produttori evidenzia l’utilità clinica dei AFMS, sottolinea le differenze sostanziali con gli integratori, e richiede a Parlamento e Governo di farsi carico di questo bisogno non soddisfatto di migliaia di pazienti e delle loro famiglie.

“I pazienti oncologici malnutriti – ha ricordato Maurizio Muscaritoli, Presidente SINuC Società Italiana di Nutrizione Clinica e Metabolismo – tollerano meno bene le terapie, la cui tossicità aumenta in corso di malnutrizione e, in media, ricorrono maggiormente a ricoveri ospedalieri ripetuti. Dati recentemente presentati alla 12th International Conference on Cachexia, Sarcopenia and Muscle Wasting indicano che una elevata percentuale (>70%) di pazienti con tumori del tratto gastroenterico o del polmone presentano riduzione dell’appetito sin dal momento della diagnosi e prima di ogni terapia, con una significativa riduzione della assunzione di cibo, che risulta ben al di sotto delle raccomandazioni internazionali. In questo quadro, la supplementazione calorico-proteica con i supplementi nutrizionali orali ha evidenziato, in pazienti con diversi tipi di tumore e trattati in diversi stadi di malattia, un miglioramento non solo del peso corporeo e dell’assunzione globale di proteine e calorie, ma anche dello stato clinico del paziente, della sua qualità di vita e della sua tolleranza all’esecuzione di cicli multipli di chemio e/o radioterapia.”

“Per il paziente oncologico ricevere un corretto trattamento nutrizionale dovrebbe rappresentare un diritto. Tuttavia, la malnutrizione nel malato oncologico è ancora un problema sottovalutato e poco conosciuto, nonostante la sua frequenza e le importanti ripercussioni che può avere”

ha dichiarato Antonio Gaudioso, Segretario Generale di Cittadinanzattiva. – La malnutrizione deve invece essere prevenuta ed eventualmente individuata precocemente e trattata tempestivamente, per questo è necessaria la sua valutazione e misurazione, dalla presa in carico sino al follow up. Le terapie nutrizionali dovrebbero essere inserite nel contesto delle cure simultanee, al pari delle cure palliative e, di conseguenza, la figura del nutrizionista dovrebbe essere sempre prevista negli incontri multidisciplinari.”

Di seguito il testo del manifesto.

Nutrizione Medica: più forza alla cura

L’IMPEGNO DELLE AZIENDE

  • Le Aziende che si occupano di nutrizione clinica mettono a disposizione del Servizio Sanitario
    Nazionale e delle Regioni le proprie competenze tecnico scientifiche, per dimostrare la validità delle
    terapie nutrizionali e la sostenibilità economica dei propri prodotti per il sistema sanitario.
  • Le Aziende si rendono disponibili a sviluppare, in collaborazione con le Istituzioni, le Associazioni
    Pazienti e le Società Scientifiche, prodotti e servizi sempre più efficaci nel rilevare, prevenire e trattare
    condizioni di malnutrizione per difetto.

LE AZIENDE CHIEDONO ALLE ISTITUZIONI L’APPROPRIATA PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE MALNUTRITO
ATTRAVERSO

  • L’inserimento nei Livelli Essenziali di Assistenza delle terapie nutrizionali (compresi i supplementi
    nutrizionali orali, ONS), con il fine di garantire a tutti i pazienti, affetti da diverse patologie, equità di
    accesso alle cure.
  • L’introduzione di screening nutrizionali nei percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali (PDTA) di
    tutti i pazienti.
  • La costruzione in tutte le Regioni di reti di Nutrizione Clinica, sull’esempio positivo di alcune Regioni,
    per garantire a tutti i pazienti una corretta diagnosi dello stato nutrizionale e un’appropriata presa
    in carico da parte di personale formato alla gestione del percorso nutrizionale in tutte le fasi della
    terapia.
  • L’applicazione in tutte le Regioni delle linee di indirizzo in tema di percorsi nutrizionali nei pazienti
    oncologici, già approvate dalla Conferenza Stato-Regioni.
  • Il riconoscimento della nutrizione clinica come una vera e propria terapia e prevedere una adeguata
    formazione anche per i clinici non specializzati in nutrizione, per aumentare la consapevolezza del
    ruolo che una terapia nutrizionale può rivestire nella gestione globale del paziente.
  • La reintroduzione della detraibilità fiscale per gli Alimenti a Fini Medici Speciali (AFMS) già prevista
    nella Legge di Bilancio 201812, per gli anni 2017 e 2018.
  • L’organizzazione di campagne informative e educazionali rivolte a cittadini e operatori sanitari sulla
    rilevanza della malnutrizione, una malattia nella malattia in grado di compromettere gravemente
    lo stato di salute.

 

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.