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nutrizione medica

Nutrizione medica, un diritto da riconoscere a tutti

Abbattere le disuguaglianze nell’accesso alla nutrizione medica e, in particolare agli alimenti a fini medici speciali. Questa la richiesta che arriva da Nutrizione Medica- Unione Italiana Food, l’ associazione di Confindustria che rappresenta le aziende italiane del settore.

“Continueremo con sempre maggiore determinazione a riaffermare l’urgenza di combattere la malnutrizione e rendere accessibile a tutti i pazienti i prodotti speciali per la nutrizione medica.- afferma Anna Paonessa, responsabile di Nutrizione Medica–Unione Italiana Food – Si tratta di una disciplina che, pur avendo una valenza terapeutica comprovata da autorevoli studi internazionali, fatica a trovare in Italia il giusto riconoscimento all’interno del Servizio Sanitario Nazionale. Inoltrepermangono ancora differenze marcate tra regione e regione nella rimborsabilità di questi alimenti, generando disparità di trattamento inaccettabili”.

Non ci sono dubbi sulla necessità di affrontare adeguatamente il problema. Le statistiche ci dicono che fino al 50% dei pazienti in ospedale in Italia è a rischio di malnutrizione; il 9% dei pazienti oncologici risulta essere già malnutrito ancor prima di iniziare le terapie antitumorali ed il 43% è a rischio di malnutrizione. La malnutrizione aumenta di circa 2,6 volte il tasso di mortalità, di 3 volte il tasso di complicanze e del 30% la durata della degenza con un un impatto negativo anche sui costi per il SSN.

Nutrizione Medica-Unione Italiana Food sostiene la necessità di inserire terapie nutrizionali per i malati oncologici nei Livelli Essenziali di Assistenza e la creazione di reti di Nutrizione Clinica a livello nazionale.

“In questo scenario diventa sempre più attuale e necessaria l’attuazione di linee di indirizzo comune in tema di percorsi nutrizionali nei pazienti oncologici, in ottemperanza alle indicazioni della Conferenza Stato-Regioni. Tali linee dovranno essere applicate in modo uniforme in tutte le regioni italiane – precisa Anna Paonessa – In altre parole, puntiamo al riconoscimento della nutrizione clinica per i malati oncologici come una vera e propria terapia, con la stessa dignità delle terapie farmacologiche, inserendola a pieno titolo nei LEA.”

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.