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Prevenzione, una dieta sana difende anche l’udito

Un’alimentazione corretta ha un effetto positivo anche sulla conservazione, nel corso degli anni, delle capacità uditive. Lo dimostrano i risultati di uno studio prospettico su un’ampia popolazione di donne.

I ricercatori del Brigham and Women’s Hospital Boston, MS (US), hanno arruolato una coorte di 3.135 donne (con un’età media di 59 anni), che fanno parte del Nurses’ Health Study II, un ampio programma di studio delle abitudini alimentari e altri fattori ambientali che influiscono sulla salute.

In 19 centri, distribuiti sul territorio degli Stati Uniti, gruppi di audiologi qualificati hanno sottoposto le donne a test dell’udito, misurando le variazioni delle soglie uditive con suoni di diverse frequenze, nel corso di 3 anni.

I risultati dei test sono stati poi confrontati con i dati sulle abitudini alimentari. In particolare, è stato verificato il grado di aderenza a schemi dietetici sani , come la dieta mediterranea, la dieta DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension), e all’Alternate Healthy Index-2010 (AHEI-2010). È stato dimostrato che una maggiore aderenza a questi schemi dietetici comporta un minor rischio di malattie cardiache, ipertensione, diabete, ictus e morte.

I risultati dello studio

I risultati, pubblicati sull’American Journal of Epidemiology mostrano che le donne con un regime alimentare più vicino agli schemi della dieta sana hanno meno probabilità di un declino della funzionalità dell’udito. Sulle medie frequenze il rischio è inferiore del 30% rispetto ai soggetti che sono più lontani dalle regole di un’alimentazione corretta.

“Il calo dell’udito viene spesso considerato un processo inevitabile con l’invecchiamento – spiega Sharon Curhan, epidemiologa del Brigham and Women’s Hospital –  la nostra ricerca si è concentrata sull’identificazione di fattori di rischio potenzialmente modificabili, cioè le cose che possiamo cambiare nella nostra dieta e stile di vita per prevenire la perdita dell’udito o ritardarne la progressione. I benefici per la salute di una dieta sana sono numerosi e mangiare bene può  aiutare anche a ridurre il rischio di perdita dell’udito.”

Controllare l’udito dopo i cinquant’anni

La dottoressa Curhan ha  fatto notare che lo studio mostra dati allarmanti sul declino dell’udito in un’età (tra 50 e 60 anni) in cui generalmente non si pensa a fare controlli della funzione uditiva.

“Nell’arco di soli tre anni, il 19% delle donne che abbiamo sottoposto al test aveva un calo dell’udito nelle frequenze basse, il 38% aveva un calo dell’udito nelle frequenze medie e quasi la metà aveva un calo dell’udito nelle frequenze più alte. Nonostante questo considerevole peggioramento delle loro capacità uditive, i problemi dell’udito in questa fascia d’età in genere non viene rilevata e curata. “

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.