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depressione

Ragazzi depressi? L’alimentazione potrebbe avere un ruolo

Nuovi dati emersi da una coorte di giovani spagnoli

Negli ultimi anni, l’attenzione dei nutrizionisti si è concentrata spesso su una particolare categoria di alimenti: i cibi ultra-trasformati. Si tratta di cibi industriali costituiti prevalentemente o esclusivamente da sostanze derivate da cibi e da additivi, con una componente limitata o nulla di cibo non elaborato, secondo la classificazione NOVA.

L’interesse è giustificato dal fatto che questi cibi sembrano essere correlati a un incremento delle malattie cardiometaboliche, e di conseguenza anche al rischio di depressione. Per verificare l’esistenza di una simile correlazione nell’area mediterranea, Clara Gomes-Donoso dell’Università della Navarra a Pamplona e colleghi di altri istituti iberici hanno condotto uno studio di coorte coinvolgendo quasi 15.000 giovani laureati spagnoli di età media di 36,7 anni, senza segni di depressione al basale, che sono stati eseguiti per una mediana di 10,3 anni.

A questi soggetti è stato somministrato un questionario semi-quantitativo di 136 voci riguardanti la frequenza di consumo di diverse categorie di cibi, tra cui quelli ultra-trasformati. Gli autori hanno poi contato i casi di depressione sulla base di diagnosi mediche o della prescrizione di farmaci antidepressivi. Sono così stati individuati 774 casi incidenti di depressione.

Dall’analisi dei dati, presentati al 52° Meeting annuale dell’European Society for Clinical Nutrition (ESCI 2018), è emerso che i soggetti compresi nel quartile di più elevato consumo di cibi ultra-trasformati aveva un più elevato rischio di sviluppare depressione rispetto a quelli del quartile di consumo più basso, dopo aggiustamento dei possibili fattori di confondimento.

Lo studio dunque conferma un’associazione positiva tra consumo di cibi ultra-trasformati e rischio di depressione, associazione che raggiunge la massima intensità nei soggetti con livelli minimi di attività fisica.

 

Folco Claudi
Folco Claudi

Giornalista medico scientifico