Skip to content
digitale sanita

Sanità digitale in Italia, medici e pazienti sempre più connessi

  • Silvia Pogliaghi
  • Sanità

a cura di
Silvia Pogliaghi

Siamo digitali e interconnessi, è assodato, e gli strumenti digitali entrano fortemente anche nella valigia del medico, lo riferiscono i ricercatori dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità, che hanno presentato i dati della ricerca 2019 sulla diffusione delle tecnologie digitali nella sanità italiana.*

La spesa per la Sanità Digitale nel 2018 in Italia cresce del 7%, raggiungendo un valore di 1,39 miliardi di euro, rafforzando il trend di crescita iniziato l’anno precedente. I sistemi dipartimentali e la Cartella Clinica Elettronica sono gli ambiti di innovazione digitale che raccolgono i budget più elevati, rispettivamente 97 e 50 milioni di euro, e sono considerati prioritari dalle strutture sanitarie. Prende piede anche l’intelligenza artificiale in sanità, poiché vede gli investimenti in questo ambito attestarsi a 7 milioni di stanziamenti.

Medico e paziente si parlano sullo smartphone

Il digitale entra sempre di più anche nella comunicazione medico-paziente:

  • Utilizzano e-mail
    • 80%  medici specialisti
    • 85% dei medici di medicina generale
  • Utilizzano What’s app
    • 57%  medici specialisti
    • 64% dei medici di medicina generale

Ricerche sulla salute e dispositivi indossabili

Internet è anche sempre più un mezzo usato per avere informazioni sulla salute, ma anche  per monitorare e migliorare i propri stili di vita. Utilizzano app per questo scopo da poco più di quattro cittadini su dieci, e la percentuale sale al 55 % tra i giovani tra i 15 e i 34 anni.

Il wearable (dispositivo indossabile) più usato è lo smartwatch, che passa da una percentuale di utilizzo dell’8 % dell’anno scorso ad un 33% di cittadini che lo usano.

Ricerche di salute su internet

  • 38% informazioni su malattie, sintomi e cure;
  • 37% su corretti stili di vita e alimentazione;
  • 29 % cerca informazioni su farmaci e terapie
  • 15 % cerca informazioni dal web sulle vaccinazioni (1 su 4 donne).

“I cittadini digitali – spiega Mariano Corso, Responsabile scientifico dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità – in un contesto di connected care, devono diventare soggetti attivi con un empowerment, che significa partecipazione al processo di cura, e che, ancor prima, diventa partecipazione alla prevenzione con un coinvolgimento attivo sui propri stili di vita.  A questo, va aggiunta una valutazione dell’impatto delle terapie, per metterle a sistema e per dare continuità al processo di cura.”

Telemedicina poco conosciuta

Un dato ulteriore emerso dalle interviste ai cittadini è che non conoscono a sufficienza la telemedicina, la considerano una cosa da fantascienza, ‘una medicina della televisione’ più che una realtà che può entrare nella quotidianità.

“Questo sentiment negativo, –  secondo Francesco Gabbrielli, Direttore del Centro Nazionale della Telemedicina e Nuove Tecnologie, – probabilmente, deriva da un sistema che, fino ad ora non è stato coerente. Questa non coerenza di sistema è spesso dovuta a scelte locali e slegate da un quadro generale. Uno degli intenti del Centro – prosegue Gabbrielli, – è offrire l’affiancamento alle strutture sanitarie e ospedaliere per la realizzazione di nuovi servizi sanitari, affinché si utilizzino i sistemi di telemedicina che fanno riferimento ad un modello italiano, validato scientificamente e calibrato sul nostro Servizio Sanitario Nazionale.”

“Il Centro che dirigo, ha realizzato recentemente, – conclude Gabbrielli, – una ricognizione di tutte le esperienze di telemedicina svolte in Italia dal 2014 al 2017, di cui i dati sono attualmente in elaborazione; inoltre, stiamo lavorando alla stesura di un ‘glossario dei termini’ riferiti alla telemedicina e alle nuove tecnologie in sanità, che diventerà fondamentale per permettere la reale condivisione delle esperienze, la possibilità di eseguire confronti seri sull’efficacia e facilitare la realizzazione di linee guida operative per la telemedicina scientificamente validate».

* Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità – Politecnico di Milano, Report ‘Connected Care: il cittadino al centro dell’esperienza digitale’ – presentazione dei risultati della ricerca 2019 – 21 maggio 2019

 

 

Pogliaghi
Silvia Pogliaghi

Giornalista scientifica, specializzata su ICT in sanità.