Spreco alimentare, il programma di Milano per dimezzarlo
Ridurre lo spreco alimentare del 50% entro il 2030. Questo l’ambizioso obiettivo del Comune di Milano e di Milan Urban Food Policy Pact (MUFPP) l’alleanza per un’alimentazione sostenibile siglata a EXPO 2015 da 40 città del mondo.
Il piano anti-spreco di Milano è stato illustrato in occasione della Design Week nel convegno “Cibo & Città: la grande trasformazione dei sistemi agro-alimentari parte dalle città” organizzato da MUFPP e Fondazione Barilla.
“Abbiamo analizzato come 7 grandi città nel mondo (New York, Rio de Janeiro, Milano, Ouagadougou, Tel Aviv, Seul e Sydney) stanno affrontando il loro rapporto col cibo – spiega Marta Antonelli, responsabile del Programma di Ricerca della Fondazione Barilla – ‘Cibo e Città’ vuole fornire a leader e responsabili politici, ma anche a professionisti delle imprese, della società civile e delle organizzazioni internazionali, raccomandazioni utili ad attuare il cambiamento necessario per trasformare il sistema alimentare”.
Il tema dello spreco alimentare è strettamente collegato alla lotta alla fame nel mondo. Secondo la FAO hanno difficoltà di accesso al cibo 821 milioni di persone nel mondo (+4,6% rispetto al 2017). E come ricorda l’Organizzazione Mondiale della Sanità: “Si stima che un terzo di tutto il cibo prodotto a livello mondiale sia perso o sprecato. In un’epoca in cui quasi un miliardo di persone soffrono la fame, questo è inaccettabile. Perdita e sprechi alimentari rappresentano un uso improprio del lavoro, dell’acqua, dell’energia, della terra e di altre risorse naturali che sono andate a produrlo. Il cibo incarna molto più di ciò che è nei nostri piatti. È quindi importante riconoscere, apprezzare e rispettare il valore del cibo”.
Abitudini sbagliate di acquisto di cibo (e il relativo consumo) da parte delle famiglie contribuiscono per oltre il 40% alle eccedenze alimentari. Eccedenze che, se eliminate, permetterebbero a ciascuna famiglia di risparmiare circa 450 euro l’anno.
Il Comune di Milano ha già approvato una riduzione della tassa sui rifiuti per bar, ristoranti, negozi supermercati che donano il cibo avanzato a enti benefici, anziché buttarlo via, in questo modo sono state recuperate, in sei mesi, 840 tonnellate di cibo. Se questo progetto dovesse continuare anche nel 2019, si stima che si arriverebbe a coinvolgere oltre 10mila aziende private. Si è puntato anche alle mense scolastiche, dove in 106 casi (su 418) è stato avviato un programma per ridistribuire oltre 140 tonnellate di frutta e pane durante la merenda. Il programma, dove attivo, ha coinvolto 17mila ragazzi in 779 classi e ha permesso di ridurre del 17% lo spreco alimentare nelle scuole. Un risultato eccezionale considerando che Milano fornisce circa 85 mila pasti al giorno per un totale di 17 milioni di pasti l’anno.