Tumore della mammella, lo screening ha dimezzato la mortalità negli Usa
L’American Cancer Society ha valutato che le donne americane hanno circa il 12 per cento di possibilità di sviluppare un cancro al seno nel corso della loro vita. Quindi nel 2019 più di 268mila donne americane potrebbe avere una diagnosi di carcinoma mammario. Tuttavia, le statistiche dicono che mentre l’incidenza della malattia cresce dello 0,4 % ogni anno i tassi di mortalità continuano a scendere.
Un nuovo report compilato da diverse università e centri specialistici americani mostra che il tasso di mortalità per questo tumore si è praticamente dimezzato nell’arco di un trentennio. Il report pubblicato sulla rivista Cancer attribuisce questo risultato soprattutto alla diffusione dello screening con la mammografia e a un più tempestivo accesso alle cure.
I ricercatori esaminando i tassi di mortalità per cancro al seno dal 1989 al 2018, nella fascia d’età tra 40 e 84 anni hanno notato che il tasso di mortalità è in discesa dal 1990 con percentuali che variano dall’1,8 al 3,4% I tassi di mortalità per cancro al seno si sono ridotti del 38,6-50,5 % nel 2012, del 41,5-54,2 % nel 2015 e del 45,3-58,3 % nel 2018.
In numeri assoluti questo significa che nel 2018 si sono evitate da un numero di morti che si può calcolare da almeno 27.083 fino a 45,726.
Ancor più impressionante il dato complessivo: “Dal 1989 a oggi, sono stati evitati tra 384.000 e 614.500 decessi per cancro al seno grazie agli screening mammografici e ai progressi delle terapie.”
“Recenti revisioni dello screening mammografico- nota il primo autore dello studio Edward Hendrick – hanno focalizzato l’attenzione dei media su alcuni dei rischi dello screening mammografico, come richiami per ulteriori esami e biopsie mammarie, sottovalutando l’aspetto più importante dello screening, ossia che la ricerca e il trattamento precoce del cancro al seno salvano la vita delle donne “.
“Il miglior effetto a lungo termine delle nostre ricerche – conclude Hendrick – sarebbe quello di aiutare le donne a riconoscere che la diagnosi precoce e il trattamento mirato del cancro al seno fanno risparmiare vite umane e incoraggiare un maggior numero di donne a sottoporsi a screening ogni anno a partire dai 40 anni “.