Skip to content
tea e verdura

Alzheimer, il rischio diminuisce con i flavonoli contenuti in tè, frutta e verdura

Una dieta più ricca di flavonoli abbassa il rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer. Lo dimostra un nuovo studio pubblicato su Neurology, rivista dei neurologi americani. Thomas M. Holland dello University Medical Center di Chicago (Usa) e colleghi hanno seguito per circa 6 anni 921 pazienti, con un’ età media di 81 anni, ricoverati in case di riposo. Di questi, 220 hanno sviluppato la malattia di Alzheimer nel corso del periodo di osservazione.

L’analisi preliminare dei dati raccolti nello studio, denominato Memory and Aging Project (MAP), dopo i necessari aggiustamenti per fattori di confondimento (età, sesso, livello di scolarità, genotipo APOE-e4, abitudine alle attività fisiche e cognitive)  ha rivelato che l’assunzione con la dieta di diversi tipi di questi composti fitochimici era inversamente associata alla demenza di Alzheimer. I consumatori flavonoli avevano in media un rischio inferiore del 48% (HR 0,52 IC 95% 0,33–0,84).

L’analisi ha anche verificato le differenze fra i diversi flavonoli contenuti negli alimenti. Il rischio si è ridotto in misura maggiore (HR 0,49) per il canferolo (contenuto in cavolo, fagioli, tè, spinaci e broccoli); in misura minore (HR 0,62) per la miricetina (presente nel tè) e per la isoramnetina (pere, olio d’oliva, vino e salsa di pomodoro). La quercetina, infine, contenuta in pomodoro, cavolo, mela e tè non è risultata associata ad alcuna diminuzione del rischio di demenza.

“Sono necessarie ulteriori ricerche per avere ulteriori conferme, ma questi risultati sono promettenti”, ha dichiarato Holland in una nota.

“Mangiare più frutta e verdura e bere più tè  – aggiunge Holland – potrebbe essere un modo abbastanza economico e semplice per aiutare le persone a prevenire la demenza di Alzheimer; con l’aumento della popolazione anziana in tutto il mondo, qualsiasi diminuzione del numero di persone con questa malattia devastante, o addirittura ritardandola di qualche anno, potrebbe avere un enorme beneficio per la salute pubblica”.

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.