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Diete low-carb, molto di moda ma non più efficaci di altre

Negli ultimi anni sono diventate sempre più popolari le diete a basso contenuto di carboidrati per perdere peso e come possibile strategia per la gestione del diabete di tipo 2. Questo approccio dietetico, lanciato con la dieta Atkins già nel 1972 è largamente diffuso anche per le numerose testimonianze di celebrità che lo utilizzano per perdere peso. Si stima che 3 milioni di persone nel Regno Unito, circa il 7% degli uomini e il 10% delle donne abbia provato diete a basso contenuto di carboidrati.

Un nuovo studio condotta da ricercatori dell’Università di Glasgow (UK), presentato all’European & International Congress of Obesity (ECOICO2020) e pubblicato su Nature Science Reports  ha indagato sulle cause che spingono ad adottare una dieta low-carb e sugli effetti ottenuti con questo approccio.

I ricercatori hanno intervistato 723 adulti del Regno Unito che seguono o hanno seguito un regime alimentare a basso contenuto di carboidrati, confrontati con persone che non hanno mai seguito questa dieta.

La motivazione chiave è risultata la perdita di peso, un obiettivo per il quale 3 persone su 4 hanno riferito un successo significativo, con una perdita di almeno il 5% del loro peso corporeo. Inoltre, la dieta sembra avere un impatto positivo su altri aspetti della vita delle persone: dalla salute percepita e al benessere, dall’energia alla diminuzione dell’ansia. Tuttavia, i risultati dichiarati sono meno evidenti nelle persone che hanno seguito la dieta in passato.

La maggior parte delle persone a dieta non ha ricevuto supporto da un professionista sanitario per iniziare la dieta e solo una piccola parte è ricorsa a integratori vitaminici per compensare la riduzione di alcuni nutrienti.

Inoltre i ricercatori hanno riscontrato nelle persone che non seguono una dieta low-carb una maggiore conoscenza dei carboidrati e delle loro proprietà nutrizionali e regimi alimentari più vicini a quelli consigliati dalle linee guida internazionali.

Il professor Mike Lean, nutrizionista all’Università di Glasgow spiega: “Le conseguenze mediche e mentali a lungo termine del sovrappeso stanno distruggendo vite e famiglie, soprattutto per i giovani in sovrappeso, e ancor di più se c’è il rischio di diabete. Non esiste una dieta o cibo magico per il controllo del peso. Invece, le persone devono trovare il modo migliore per mangiare meno calorie. Le diete a basso contenuto di carboidrati hanno avuto molto risalto sui media e grazie anche alle testimonianze delle celebrità, ma non sono migliori delle diete ad alto contenuto di carboidrati. Le evidenze scientifiche sono scarse e nostri studi in passato hanno rilevato che le diete a basso contenuto di carboidrati sono associate ad alcune carenze vitaminiche. Non possiamo impedire alle persone di ridurre i carboidrati, e potrebbe essere una scelta giusta per ad alcune persone almeno a breve termine, ma dovrebbe esserci un controllo medico.”

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.