Epilessia, il piano decennale dell’OMS per la lotta alla malattia
L’Organizzazione Mondiale della Sanità nel corso della 73° assemblea generale ha approvato una risoluzione per sostenere a livello globale la prevenzione e la cura dell’epilessia e di altre malattie neurologiche.
La risoluzione, partendo dal riconoscimento dell’epilessia come patologia neurologica dall’importante impatto sociale (oltre 50 milioni di persone nel mondo ne soffrono, di tutte le età, spesso in comorbità o come conseguenza di altri disordini neurologici come lo stroke, i traumi cranici, ecc), riconosce come spesso possa diventare causa di disabilità e raccomanda, quindi, agli Stati membri dell’OMS, di mettere in atto le azioni necessarie per prevenire alcune delle cause che la determinano e assicurare a tutti (soprattutto alle persone che vivono nei Paesi in via di sviluppo) le cure più appropriate ed innovative.
Gli obiettivi indicati dall’OMS sono la riduzione dei casi prevenibili e di decessi evitabili derivanti da epilessia e altri disturbi neurologici, il rafforzamento della copertura dei servizi e l’accesso ai farmaci essenziali, il miglioramento della sorveglianza, lo sviluppo della ricerca, dell’assistenza e il contrasto alla discriminazione e allo stigma.
Inoltre è raccomandata la promozione della salute fisica e mentale, della prevenzione, della diagnosi precoce, dell’assistenza, del trattamento e della riabilitazione, nonché dei bisogni sociali, economici, educativi e di inclusione delle persone e delle famiglie che convivono con l’epilessia e altri disturbi neurologici.
Grande soddisfazione è stata espressa dalla società scientifica LICE (Lega Italiana Contro l’Epilessia), e dalle associazioni rappresentative delle persone con epilessia FIE (Federazione Italiana Epilessie), l’Associazione padovana “Fuori dall’ombra- Insieme per l’epilessia” e l’Associazione bolognese AEER (Associazione Epilessia Emilia Romagna).
“L’adozione della risoluzione – riferiscono i portavoce delle Associazioni italiane – è il primo passo verso la realizzazione del programma di intervento mondiale che confidiamo produrrà un cambiamento positivo e significativo nel destino di molte persone che convivono con l’epilessia, che solo in Italia sono oltre 500 mila. Il nostro grazie va a tutti coloro che si sono adoperati perché questo accadesse, compreso il Governo Italiano e, in particolare, il Ministro della Salute, Roberto Speranza, che già dal febbraio scorso ha garantito l’appoggio del dicastero alla riunione dell’Executive Board dell’OMS, facilitando l’adozione del documento che è stato ammesso all’Ordine del Giorno dell’Assemblea Generale dell’OMS del 2020”.