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peperoncino

Il peperoncino (in una dieta sana) può allungare la vita

Il peperoncino è un alimento di cui sono note le proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, antitumorali ed anche regolatorie del glucosio nel sangue. Alla luce di questi effetti benefici i consumatori di peperoncino hanno un reale vantaggio  in termini di mortalità generale e per cause oncologiche o cardiovascolari?

Per rispondere a questa domanda i ricercatori americani della Cleveland Clinic Foundation hanno pensato di esaminare tutti gli studi esistenti che riportavano dati sul consumo di questo alimento. Gli studi sono stati individuati con i principali motori di ricerca e su 4.729 ne sono stati selezionati 4, in aree geografiche diverse, comprendenti 570.762 soggetti, che soddisfacevano i criteri di inclusione.

I risultati dello studio

I risultati dell’analisi di questa grande massa di dati, presentati alle sessioni scientifiche virtuali dell’American Heart Association (AHA) 2020 mostrano che un maggiore intake di peperoncino in adulti di mezza età è associata a un minor tasso di morte per malattie cardiovascolari, cancro o tutte le cause, in un follow-up da 7 a 19 anni.

In particolare c’era una riduzione del 25% del rischio relativo di mortalità per tutte le cause per i consumatori regolari di peperoncino, rispetto ai non consumatori (RR 0,75, IC 95% 0,64 -0,88, p=0,0004).
Inoltre, c’è stata una riduzione del 26% e del 23% nel rischio relativo di morte per cause cardiovascolari (RR: 0,74, IC 95% 0,62-0,88, p=0,0006) e cancro (RR: 0,77, IC 95% 0,71-0,84, p=0,0001) rispettivamente.
Invece, non c’erano differenze statisticamente significative negli accidenti cerebrovascolari (RR 0,76, IC 95% 0,36-1,60, p=0,47).

I commenti

Secondo il dottor Bo Xu della Cleveland Clinic’s Heart, Vascular & Thoracic Institute, Cleveland, Ohio (Usa), nei risultati di questa metanalisi va sottolineato il concetto di “associazione”:

“La meta-analisi sicuramente non prova in alcun modo una relazione causale, perché non si tratta di studi randomizzati e controllati. Piuttosto sono studi prospettici, osservazionali, di coorte e nessuno era veramente in grado di rispondere alla domanda su quale tipo di peperoncino, quanto e con quale frequenza le persone dovrebbero consumarlo per ottenere potenziali benefici per la salute. Come cardiologo – spiega Xu – il messaggio principale che voglio trasmettere non è quello di consumare peperoncino tutti i giorni, piuttosto quello di privilegiare la dieta mediterranea.”

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.