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medicina narrativa

MMG, le soluzioni per favorire il ritorno alle cure ambulatoriali

  • Alessandro Visca
  • Sanità

Durante i mesi dell’emergenza covid-19 si è registrato un drastico calo di accessi agli ambulatori dei medici di medicina generale: secondo una ricerca di Medipragma se a febbraio 2020 il MMG visitava in media 21 pazienti, nei mesi successivi – aprile/maggio – la media è scesa a 7/mese. Il calo della frequenza di visite dal medico di medicina generale è stato determinato da diversi aspetti: motivi economici che hanno determinato un calo dal 5% al 12%, allungamento della durata delle singole visite, ricezione dei pazienti esclusivamente per appuntamento, diffidenza dei pazienti nel frequentare ambulatori medici.  La distanza tra medico e paziente è stata confermata anche da un calo del 20% del consumo di farmaci.

Una situazione che crea un rischio oggettivo di minore controllo delle patologie e minore aderenza terapeutica.

Le azioni da mettere in campo  per favorire il ritorno dei pazienti negli ambulatori dei MMG e degli specialisti sono state discusse all’edizione 2020 Meeting di Rimini in una tavola rotonda intitolata: “Tempo di ripartire e tornare a curarsi: la salute non può aspettare”, moderata da Riccardo Zagaria, amministratore delegato DOC Generici, con la partecipazione di Filippo Anelli, Presidente FNOMCeO, Lucio Corsaro, Direttore Generale Medipragma, Filomena Maggino, presidente della Cabina di Regia “Benessere Italia”, Lorenzo Mantovani, direttore CESP – Centro di Ricerca Sanità Pubblica, Università Milano Bicocca.

 

“Il timore del contagio da COVID-19 ha drasticamente diminuito gli accessi ai servizi diagnostici e alle strutture ospedaliere per la prevenzione e il trattamento di diverse patologie. Questo gravissimo effetto ha inevitabilmente riacceso il dibattito sull’importanza della medicina territoriale. Come azienda farmaceutica vicina sia ai medici di medicina generale che agli specialisti, ci siamo chiesti come potevamo essere di supporto in questa situazione – ha dichiarato Riccardo Zagaria, CEO di DOC Generici.  – Ci siamo interrogati su quali potessero essere le azioni che incoraggiassero i pazienti a ritornare negli ambulatori, con le dovute accortezze, al fine di riconquistare una relazione unica e preziosa che non deve perdersi o scalfirsi a causa della paura del contagio. Per questo, a breve, DOC Generici lancerà una campagna di sensibilizzazione con l’obiettivo di incoraggiare sia i medici a comunicare l’importanza delle cure sia di sensibilizzare il paziente sull’importanza dell’aderenza terapeutica”.

In conclusione, il dibattito ha fornito alcune possibili soluzioni per consentire il ritorno alle cure da parte dei cittadini, come ad esempio il superamento della burocrazia dando maggiore autonomia ai professionisti della salute, l’attivazione e il miglioramento di strumenti di telemedicina, l’integrazione del territorio con le attività specialistiche.

Altra possibile soluzione per rassicurare i pazienti e incoraggiare il ritorno a curarsi è l’organizzazione di percorsi differenziati tra i pazienti ovvero tra coloro che sono affetti da COVID-19 e coloro che non lo sono ma soffrono di altre patologie. Ultimo importante punto messo in luce è stata la necessità di garantire uguaglianza di accesso alle cure su tutto il territorio nazionale.

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.