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Covid-19, come saranno i vaccini di nuova generazione

vaccino anti-covid sprayVincere la sfida con le varianti del virus, evitare la catena del freddo per la conservazione del vaccino, semplificare la modalità di somministrazione. Sono solo alcuni degli obiettivi che si pone la ricerca in tema di vaccinazione anti-Covid-19. La straordinaria mobilitazione di risorse e studi che ha portato alla messa a punto in tempi record di vaccini efficaci contro il SARS-CoV-2 è tutt’altro che esaurita.

La giornalista scientifica e blogger Emily Willingham, ha recentemente pubblicato su Medscape un’ampia rassegna sulle ricerche in corso per i prossimi vaccini anticovid. Lo sforzo per produrre il vaccino anti-Covid-19 ha dato un eccezionale impulso a tutto il settore della ricerca dei vaccini, che deve dotarsi di strumenti efficaci per vaccinazioni di massa in tempi rapidi con proporzioni finora sconosciute. Questo significa dover affrontare anche i problemi della distribuzione e della somministrazione del siero immunizzante.

Arrivare ad eliminare la catena del freddo con un vaccino che si può conservare a temperatura ambiente è uno degli obiettivi prioritari della ricerca attuale. Un altro tema è quello degli effetti avversi della vaccinazione. Secondo Anna Blakney, docente alla School of Biomedical Engineering, University of British Columbia, a Vancouver (Canada), i sintomi più comuni che possono apparire con gli attuali vaccini anti-covid, come affaticamento, dolore alle braccia, febbre, potranno essere ridotti ottimizzando le dosi da somministrare.

Nuove vie di somministrazione per il vaccino anti-Covid

Un altro aspetto su cui stanno lavorando i ricercatori è una modalità di somministrazione diversa dall’iniezione. Rendere il vaccino più maneggevole è un obiettivo importante anche per le future campagne vaccinali in cui, la disponibilità a vaccinarsi potrebbe essere molto più bassa, per una minore pressione della pandemia.

Almeno sette vaccini non iniettabili sono in fase di sviluppo, inclusa una nuova versione di quello di AstraZeneca (AZD1222).

In particolare si sta lavorando a vaccini somministrabili con un inalatore o uno spray nasale. I vaccini somministrati direttamente nella mucosa nasale avrebbero diversi vantaggi: innanzitutto non richiedono l’intervento di un operatore sanitario qualificato e inoltre possono creare un effetto barriera con anticorpi del sistema respiratorio per fermare il virus prima che si diffonda. Ricerche sono in corso anche per la messa a punto di vaccini per via orale .

Nella tabella di Medscape alcuni dei vaccini somministrabili senza iniezione in sperimentazione.

Tabella-vaccini-non-iniettabili-2

  1. ImmunityBio and NantKwest Announce FDA Authorization to Study hAd5 T-Cell COVID-19 Vaccine for Combination of Subcutaneous, Oral and Sublingual Boost to Induce T-Cell, Mucosal, and Antibody Immunity. ImmunityBio, Feb 11, 2021.
  2. Safety and Immunogenicity of AdCOVID in Healthy Adults (COVID-19 Vaccine Study). ClinicalTrials.gov 221, Jan 19
  3. Landmark coronavirus study to trial inhaled Imperial and Oxford vaccines. Imperial College of London sept 2020
  4. Vaxart Announces Positive Preliminary Data from Phase 1 Clinical Trial Evaluating Its Oral COVID-19 Tablet Vaccine Candidate. Vaxart.com
  5. Microneedle array delivered recombinant coronavirus vaccines: Immunogenicity and rapid translational development. EBioMedicine.  2020; 55:102743 
  6. Safety and Immunogenicity of an Intranasal RSV Vaccine Expressing SARS-CoV-2 Spike Protein (COVID-19 Vaccine) in Adults. Clinical Trials.gov

La sperimentazione sui vaccini che coprono dalle varianti del Covid e altri virus

Un altro obiettivo della ricerca è il vaccino che sia in grado con una singola immunizzazione di proteggere contemporaneamente da influenza e Covid. Per raggiungere questo risultato probabilmente occorrerà cambiare il target a cui mira il vaccino.

Per la messa a punto nel modo più veloce possibile del vaccino per il SAR-Cov-2 i ricercatori si sono concentrati su alcuni bersagli più evidenti, come la proteina spike. In futuro la ricerca potrebbe seguire altre strade per trovare un’immunizzazione efficace anche contro le varianti del SARS-CoV-2 e altri virus. Va ricordato che la ricerca di un vaccino pan-virus per l’influenza finora non hanno avuto risultati.

Il team del Mayo Vaccine Research Group, che fa riferimento alla Mayo Clinic di Rochester, Minnesota (Usa) sta sviluppando un vaccino basato su peptidi in grado di sviluppare antigeni per diversi coronavirus e un candidato vaccino per diversi ceppi di coronavirus è già in corso di sperimentazione anche da parte del Walter Reed Army Institute of Research, istituto di ricerca dell’esercito americano.

I ricercatori stanno anche studiando l’uso di combinazioni di vaccini diversi per rafforzare la risposta immunitaria con un cocktail di antigeni. Nel Regno Unito è in corso una sperimentazione di immunizzazione sequenziale con il vaccino a base di mRNA di Pfizer e quello  con vettore di adenovirus di AstraZeneca. Per i vaccini a mRNA si potrebbe costruire un mix un con più sequenze di mRNA che codificano per la sintesi di diverse proteine, in modo da interferire anche con le varianti del virus.

Uno dei presupposti del successo di queste ricerche è riuscire a stabilire il livello di anticorpi minimo necessario per una protezione efficace dall’infezione.

Secondo Anna Blakney:

Alcuni dati dei trial clinici ci suggeriscono che il livello target di anticorpi potrebbe essere identificato. E questo ci aprirebbe molte porte.

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.