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grasso bruno

Grasso bruno, fattore protettivo per la salute cardiometabolica

Il tessuto adiposo bruno (TAB) è composto da adipociti (cellule deputate all’accumulo di grasso) con una funzione diversa rispetto al tessuto adiposo bianco. I grassi accumulati nel TAB vengono bruciati per produrre calore. Questa particolare funzione sembra conferire alla presenza del grasso bruno effetti favorevoli sul metabolismo dei lipidi e sulla regolazione del glucosio.

Questi effetti, dimostrati su animali da laboratorio, non sono ancora chiari sull’organismo umano e, soprattutto, non è chiaro se siano associabili alla prevenzione delle malattie metaboliche e cardiovascolari. Ora i risultati di un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature Medicine, condotto su un ampio campione di oltre 52.000 persone, mostra che la presenza di grasso bruno è associata a una minore probabilità di sviluppare malattia coronarica o diabete di tipo 2.

Un grasso difficile da misurare

Gli studi sulla presenza e sulle funzioni del tessuto adiposo bruno a livello di popolazione sono di difficile esecuzione. Questo tipo di tessuto adiposo, infatti, è rilevabile solo con la PET (tomografia a emissione di positroni), un esame costoso e non eseguibile di routine, anche per evitare inutili esposizioni alle radiazioni.

Tobias Becher del Laboratorio di Metabolismo Molecolare, Rockefeller University, New York  (USA)  ha avuto l’idea di esaminare migliaia di PET eseguite al Memorial Sloan Kettering Cancer Center per la diagnosi di cancro, in quanto i radiologi rilevano il grasso bruno su queste scansioni e ne prendono regolarmente nota per assicurarsi che non venga scambiato per un tumore.

Lo studio ha esaminato retrospettivamente 134.529 scansioni di tomografia computerizzata a emissione di positroni di 52.487 pazienti, per verificare la presenza o assenza di TAB, confrontandole poi con le storie cliniche dei pazienti.

Effetti benefici del grasso bruno

La presenza di TAB era correlata indipendentemente con minori probabilità di diabete di tipo 2, dislipidemia, malattia coronarica, malattia cerebrovascolare, insufficienza cardiaca congestizia e ipertensione. Questi risultati sono stati supportati da valori migliori di glucosio nel sangue, trigliceridi e lipoproteine ad alta densità nei soggetti con grasso bruno.

Gli effetti benefici del TAB erano più pronunciati negli individui con sovrappeso o obesità, indicando che potrebbe svolgere un ruolo nel mitigare gli effetti deleteri dell’obesità. Nel loro insieme, spiegano gli autori, i nostri risultati evidenziano un ruolo potenziale del TAB nella promozione della salute cardiometabolica.

Secondo gli autori, questo studio collega la presenza di grasso bruno a un minor rischio cardiometabolico e supporta l’ipotesi che possa avere un ruolo anche terapeutico.

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.