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sigaretta elettronica

Fumo e cuore, la sigaretta elettronica non sembra ridurre il rischio

Il fumo di sigaretta è un fattore di rischio riconosciuto per le malattie cardiovascolari. I fumatori hanno un rischio più alto di eventi cardiovascolari maggiori, come infarto e ictus, rispetto a chi non fuma e questo rischio si riduce se si smette di fumare.

Uno dei meccanismi per cui il fumo è nocivo per la salute del cuore è il danno che provoca all’endotelio, ossia alle pareti interne dei vasi sanguigni. Un’interferenza che tende a ridurre il diametro dei vasi (vasocostrizione) e a penalizzare lo scambio di ossigeno con il sangue.

Su questo specifico aspetto del rapporto tra fumo e apparato cardiovascolare sono stati pubblicati da poco due nuove studi, uno su animali da laboratorio e l’altro sull’uomo, in cui emerge che il danno all’endotelio provocato dall’inalazione del fumo non è causato da una specifica sostanza, ma è riconducibile all’irritazione delle vie aeree provocata da qualsiasi sostanza estranea. Quindi, per quanto riguarda gli effetti sull’apparato cardiovascolare, non ci sarebbe una differenza sostanziale tra fumare sigarette a combustione o “svapare” con sigarette elettroniche. Inoltre poiché il fumo di sigaretta e i vapori delle sigarette elettroniche sembrano avere effetti diversi sull’endotelio, fumare sigarette a combustione insieme a quelle elettroniche potrebbe avere un effetto peggiore per la salute del cuore.

Lo studio sperimentale

Il primo studio, pubblicato sulla rivista Arteriosclerosis, Thrombosis and Vascular Biology ha verificato la funzionalità delle arterie di animali da laboratorio prima e dopo l’esposizione a diverse componenti del fumo. Matthew L. Springer, ricercatore della divisione di Cardiologia dell’Università della California, San Francisco (Usa), che ha condotto lo studio, spiega:

l’obiettivo di questo progetto era determinare perché sigarette combustibili, prodotti del tabacco riscaldati e sigarette elettroniche compromettono tutti la funzione endoteliale nonostante le differenze fondamentali in questi prodotti. Abbiamo cercato di scoprire quale componente specifica del fumo o del vapore di sigaretta elettronica potrebbe essere responsabile dell’interferenza con la capacità dei vasi sanguigni di funzionare in modo efficiente”.

I topi da laboratorio sono stati esposti a quattro tipi di fumo di sigaretta a combustione, con nicotina nella quantità convenzionale, nicotina ridotta, nicotina con aggiunta di mentolo e nicotina ridotta con aggiunta di mentolo. I risultati dello studio hanno rilevato che la dilatazione dei vasi sanguigni è stata ridotta dopo l’uso di tutti e quattro i tipi di sigarette dal 20 al 46%, a seconda del tipo di sigaretta.

I topi sono stati esposti anche a due dei principali gas presenti sia nel fumo che nell’aerosol delle sigarette elettroniche, nonché a nanoparticelle di carbonio pulite. I gas e le particelle di carbonio hanno avuto effetti di deterioramento dell’endotelio simili al fumo di tabacco intero, nonostante rappresentino componenti chimiche e fisiche del fumo completamente diverse.

I ricercatori hanno quindi ipotizzato ci fosse una risposta di irritazione dalle vie aeree che coinvolgono il nervo vago e hanno esposto al fumo i topi dopo vagotomia e in questo modo non si è riscontrato nessun danno funzionale vascolare dovuto al fumo. Gli autori scrivono:

siamo rimasti sorpresi di scoprire che non è una specifica sostanza che viene inalata a causare effetti cardiovascolari dannosi. È probabile che tutti i prodotti inalati abbiano effetti dannosi simili sulla funzione vascolare”.

Fonte Arteriosclerosis, Thrombosis, and Vascular Biology. 2022;42:1324–1332

Lo studio sull’uomo

L’altro studio, condotto dallo stesso team di ricercatori, ha incluso 120 adulti, di età compresa tra 21 e 50 anni, senza malattie cardiovascolari. I partecipanti comprendevano persone che avevano fumato più di 5 sigarette combustibili al giorno per un anno o più; persone che avevano utilizzato dispositivi di sigaretta elettronica 5 o più volte a settimana per 3 mesi o più; e persone che non fumavano o svapavano.

I ricercatori hanno misurato la funzione endoteliale ed eseguito colture cellulari. Con questo metodo è stato misurato il livello di ossido nitrico, una molecola chiave per il corretto funzionamento dei vasi sanguigni, e la permeabilità delle cellule endoteliali. L’analisi ha rilevato che lo svapo abituale e il fumo di sigaretta causano entrambi cambiamenti nel sangue che influenzano la funzione endoteliale, sebbene in modi diversi.

Le cellule endoteliali sia delle persone che avevano fumato regolarmente che di quelle che svapavano regolarmente hanno rilasciato meno ossido nitrico. L’aerosol condensato della sigaretta elettronica non ha ridotto direttamente la produzione di ossido nitrico, indicando che le sostanze nel sangue che alteravano la produzione di ossido nitrico non provenivano direttamente dall’aerosol e invece erano prodotte dall’organismo in risposta all’inalazione.

Il siero del sangue delle persone che svapavano regolarmente, ma non di quelle che fumavano regolarmente, ha aumentato la permeabilità delle cellule endoteliali. Il siero del sangue dei partecipanti che svapavano regolarmente ha anche indotto le cellule endoteliali a produrre molecole che causano stress ossidativo.

Le persone che usavano regolarmente sigarette elettroniche e quelle che fumavano sigarette combustibili hanno mostrato cambiamenti nei biomarcatori circolanti di infiammazione, fattori di coagulazione del sangue e adesione cellulare rispetto alle persone che non fumavano o svapavano regolarmente. Springer ha affermato:

è  importante che le autorità regolatorie, i medici e il pubblico si rendano conto che lo svapo non è innocuo. Il fumo e lo svapo possono avere effetti cardiovascolari dannosi simili, ma ogni condizione provoca alcuni effetti potenzialmente dannosi che l’altra non ha. Queste differenze indicano che l’uso di un doppio prodotto, ovvero fumare sigarette combustibili e anche utilizzare prodotti per sigarette elettroniche, potrebbe avere effetti peggiori per i vasi sanguigni rispetto al solo fumo di sigaretta o uso di sigaretta elettronica. “

 

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.