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adolescenti depressione

Il disagio degli adolescenti nella pandemia in un progetto musicale

  • Alessandro Visca
  • Sanità

Il maggior impatto della pandemia sui giovani si è avuto per le conseguenze dello stravolgimento delle loro attività e abitudini, acuendo fragilità e diseguaglianze sociali, esasperando dinamiche familiari conflittuali o a rischio, impattando sull’inclusività scolastica e sul diritto allo studio, amplificando i fenomeni di sedentarietà, alimentazione scorretta, abuso di tecnologia, riducendo l’assistenza sanitaria con calo di vaccinazioni, diagnosi precoci, controlli per i pazienti cronici”. Lo ricorda Armando Grossi, presidente della Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza (SIMA) che aggiunge:

gli effetti più deleteri sono stati quelli sulla salute mentale dei giovani, con comparsa di una serie variegata di sintomi di disagio, accentuazione dei comportamenti a rischio (come violenza, abuso di sostanze, ludopatia, cyberbullismo), slatentizzazione e peggioramento di situazioni preesistenti di tipo psicopatologico.”

Una canzone racconta il disagio degli adolescenti

La SIMA, con Associazione Culturale Pediatri (ACP) patrocina “Maschere”, un progetto di comunicazione che attraverso una canzone e un video (pubblicato su YouTube), parla del disagio degli adolescenti in pandemia. Franco Pistono autore di musica e testi spiega:

 In questi ultimi due anni, ai ragazzi è stato rubato il dono del loro presente, sottoposti a una pressione fortissima, a tratti insostenibile. Spesso sono stati trattati in modo frettoloso e superficiale, erano i ‘veicoli di contagio’, null’altro. E invece, per oltre due anni sono stati costretti a una vita parziale, tronca, silenziando il loro dolore. I disagi sono evidenti, altri emergeranno. A loro abbiamo dedicato le parole, la musica e la forza delle immagini di questo progetto.”

Gabriella Pozzobon, Past President SIMA aggiunge:

Tutte le ricerche concordano che sia in atto una crisi globale della salute mentale in conseguenza della pandemia da Covid-19, la cosiddetta ‘psicopandemia’, soprattutto a carico dei giovanissimi. Tuttavia, la pandemia ha anche consentito a molti giovani di configurare nuovi spazi di interazione, sviluppare nuovi interessi e acquisire nuove competenze. Il progetto ‘Maschere’ prende le mosse dal trauma che hanno subito per invitare i giovani alla resilienza, nell’ottica di un percorso di crescita caratterizzato da una maggiore consapevolezza dell’importanza della tutela del proprio benessere psicofisico”.

Un’emergenza psico-emotiva che riguarda i giovani

La crescita dei problemi di salute mentale tra i giovani è documentata da ricerche internazionali. “Secondo il Rapporto globale Unicef sulla salute mentale 2021 (On my mind) – ricorda Rossella Gaudino, Presidente eletto SIMA – in Europa sono 9 milioni gli adolescenti con disturbi mentali, di cui quasi un milione in Italia, il 16,6% dei giovani fra i 10 e i 19 anni. La pandemia ha fatto da amplificatore della crisi della salute mentale, accentuando stress e discriminazioni”. E aggiunge:

Questa emergenza psico-emotiva dei giovani richiede un investimento urgente di sforzi e impegno per tutelare e promuovere il loro benessere in tutti i settori, non solo in quello sanitario, per sostenere un approccio alla prevenzione, alla promozione del benessere e alle cure che coinvolga tutta la società, a partire da una sensibilizzazione capillare sul loro disagio”.

Da parte sua Giovanni Farello, Segretario nazionale della SIMA ricorda:

Lo studio dell’Ocse ‘Covid-19 e benessere: la vita nella pandemia’ documenta che la pandemia non è stata solo un’emergenza sanitaria, ma ha toccato ogni aspetto del benessere delle persone, con conseguenze sociali di vasta portata, e invita governi e istituzioni a investire nella ricostruzione del capitale naturale, umano e sociale dopo la crisi.”

Carlo Alfaro, Consigliere nazionale SIMA, conclude:

Avvertiamo il bisogno, in questo delicato momento in cui, cessato lo stato di emergenza, cerchiamo di tornare alla normalità, di far sentire il grido di dolore degli adolescenti, perché quello che hanno passato non può essere cancellato di colpo con un decreto legge che riduce le restrizioni. Dobbiamo intercettare precocemente i loro disagi emergenti e dar loro voce, per poter individuare nuove ed efficaci misure di intervento. E dobbiamo farlo con un linguaggio accessibile anche agli stessi giovani. Per questo abbiamo promosso il progetto Maschere”.

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.