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colesterolo placca

Ipercolesterolemia, soglia più bassa per prescrivere inibitori di PCSK9

AIFA ha deciso di ampliare la platea dei beneficiari, a carico del sistema sanitario nazionale, di questa importante categoria di agenti ipocolesterolemizzanti.

La riduzione dei livelli di colesterolo è uno degli strumenti più efficaci per diminuire l’accumulo di placche aterosclerotiche e quindi il rischio di cardiopatia ischemica, di eventi cardiovascolari e infine di mortalità cardiovascolare. Su questo punto, la letteratura sembra sempre più solida e concorde e uno degli obiettivi specifici individuato dalle Linee Guida della Società europea di cardiologia (ESC) e della Società europea di aterosclerosi (EAS) è l’abbassamento della componente a bassa densità (LDL) nei soggetti ad alto rischio. E in questo senso va la recente decisione dell’Agenzia italiana per il farmaco (AIFA) di abbassare da 100 a 70 mg/dL il livello di soglia per poter prescrivere inibitori di PCSK9 in prevenzione secondaria a carico del sistema sanitario nazionale.

Ciro Indolfi, presidente della Società Italiana di Cardiologia (SIC), ha commentato:

Questa decisione segna una svolta importante per la prevenzione secondaria delle malattie cardiovascolari nel nostro Paese, consentendo di intervenire precocemente nei pazienti a rischio cardiovascolare elevato: oggi è stato dimostrato che il colesterolo LDL è la causa dell’aterosclerosi e pertanto la sua riduzione rappresenta uno degli obiettivi principali per limitare eventi cardiovascolari come l’infarto miocardico e la mortalità.”

“È questo il motivo – aggiunge Indolfi – per cui le linee guida della Società Europea di Cardiologia consigliano nei pazienti ad alto rischio una diminuzione del colesterolo LDL al di sotto di 55 mg/dL e persino, in alcune categorie, al di sotto di 40 mg/dL; questi obiettivi così ambiziosi oggi potranno essere raggiunti anche grazie agli inibitori di PCSK9 che hanno dimostrato un chiaro beneficio clinico nei pazienti ad elevato rischio”.

In questa categoria di farmaci si segnala alirocumab, anticorpo monoclonale ipocolesterolemizzante sviluppato da Sanofi, che agisce aumentando il numero di recettori LDL grazie al legame con la proteina PCSK9: il risultato è una riduzione del colesterolo LDL intorno al 60%. Il farmaco è indicato per il trattamento dell’ipercolesterolemia primaria o della dislipidemia mista, in associazione alla massima dose tollerata di statine oppure in monoterapia in pazienti intolleranti alle statine.

Furio Colivicchi, presidente dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO) ha aggiunto:

I pazienti affetti da una patologia cardiovascolare presentano un rischio molto elevato di andare incontro ad un evento cardio-cerebrovascolare acuto, invalidante o potenzialmente letale. Per questo motivo le misure farmacologiche di prevenzione devono essere incisive, in modo da garantire un efficace contenimento del rischio e salvaguardare il futuro dei pazienti. Il provvedimento di AIFA, che accoglie le indicazioni di ANMCO e SIC, potrà semplificare l’accesso dei pazienti con patologia cardiovascolare ad una terapia innovativa e di provata efficacia. I pazienti con profilo di rischio cardiovascolare molto elevato potranno ora raggiungere con maggiore facilità gli obiettivi terapeutici raccomandati dalle Linee Guida, riducendo efficacemente il colesterolo LDL.”

Folco Claudi
Folco Claudi

Giornalista medico scientifico