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TIROIDE

Tiroide, conferme sull’aumento del rischio di tumore legato all’obesità

Negli ultimi anni si è riscontrato un aumento tendenziale delle diagnosi di cancro alla tiroide, in parallelo alla crescita dei tassi di obesità e sovrappeso. Una metanalisi del 2015 aveva già evidenziato un maggior rischio di tumore alla tiroide per le persone obese, ora due nuovi studi rilanciano il tema, che aggiunge una motivazione per la lotta all’obesità.

Il primo studio pubblicato sull’International Journal of Cancer è una stima del peso sulla popolazione australiana che potrebbero avere nei prossimi anni i tumori della tiroide attribuibili a sovrappeso e obesità. Lo studio evidenza come nei prossimi anni un caso di tumore alla tiroide su 5 sarà attribuibile a obesità o sovrappeso. Un altro studio di popolazione condotto in Corea evidenzia invece un incremento significativo del rischio di tumore alla tiroide associabile alla sindrome metabolica e alle diverse componenti della sindrome stessa (obesità addominale, ipertensione, dislipidemia, ipercolesterolemia iperglicemia).

Australia: nei prossimi anni il 19% dei tumori alla tiroide potrebbe essere legato all’obesità

Lo studio ha utilizzato i dati del registro nazionale australiano del cancro, in riferimento sette coorti rappresentative per un totale di 367.058 soggeti con 431 casi di cancro alla tiroide accertati. Collegando questi dati con stime rappresentative a livello nazionale dal 2017 al 2018 della prevalenza di sovrappeso e obesità i ricercatori hanno stima le “frazioni attribuibili alla popolazione” (PAF) dei futuri tumori della tiroide collegati a sovrappeso e obesità

Secondo questo calcolo la presenza di sovrappeso e obesità potrebbe causare il 18,6% (IC 95% intervallo di confidenza 5,2%-30,2%) del futuro carico di cancro alla tiroide in Australia. Nell’analisi dei sottogruppi è emerso che, nonostante il fatto che il cancro alla tiroide sia più frequente nelle donne, sono gli uomini ad avere un’associazione potenzialmente più forte tra obesità e questo tipo di tumore. Il carico di cancro alla tiroide attribuibile all’obesità sarebbe, infatti, del 21,4% (IC 95%: 2,8%-36,5%) per gli uomini e del 10,1% (IC 95%: 0,8%-18,6%) per le donne.

Un altro dato interessante è che, secondo questo modello statistico, contrastando obesità e sovrappeso il 9,9% (IC 95%: 1,0%-18,1%) dei tumori della tiroide potrebbe essere evitato. Gli autori concludono che evitare l’eccesso di peso, in particolare l’obesità, dovrebbe essere una priorità per la prevenzione del cancro alla tiroide.

Corea: la sindrome metabolica e ognuna delle sue componenti aumentano il rischio di tumore della tiroide

Lo studio coreano, in preprint su Research Square ha utilizzato il database dal Servizio sanitario nazionale  coreano. L’analisi ha riguardato 4.658.473 adulti di età compresa tra 40 e 70 anni nel periodo 2009-2011 senza storia di malattie cardiovascolari o cancro alla tiroide e avevano dati e follow-up completi fino alla fine del 2017. Di questi 1.012.782 (22%) aveva la sindrome metabolica e a 47.325 persone (1%) è stato diagnosticato, nel periodo dello studio, un tumore della tiroide.

I ricercatori hanno calcolato l’incidenza di cancro alla tiroide per 10.000 persone-anno e il rischio relativo di cancro alla tiroide dopo aver aggiustato l’età e l’indice di massa corporea. L’incidenza del cancro della tiroide per 10.000 persone-anno era 6,2 negli uomini con sindrome metabolica e 5,2 negli uomini senza sindrome metabolica e 21,3 nelle donne con sindrome metabolica e 19,6 nelle donne senza sindrome metabolica. Entrambe le differenze tra i gruppi erano significative.

Ciascuna delle cinque condizioni della sindrome metabolica era significativamente associata individualmente al rischio di sviluppare il cancro della tiroide nelle donne tranne iperglicemia e ipertrigliceridemia negli uomini.

In entrambi i sessi, obesità addominale, pressione sanguigna elevata e bassi livelli di colesterolo HDL erano collegati a rischi relativi maggiori di sviluppare il cancro alla tiroide rispetto agli altri due componenti della sindrome metabolica.

L’obesità addominale presentava il rischio relativo più alto di cancro alla tiroide incidente negli uomini, 1,34, seguito da basso colesterolo HDL e quindi pressione sanguigna elevata. Tra le donne, il rischio relativo di sviluppare un cancro alla tiroide legato a un basso livello di colesterolo HDL era 1,19, seguito da pressione sanguigna elevata e quindi obesità addominale. Nel complesso, le donne avevano tassi più elevati di cancro alla tiroide incidente rispetto agli uomini e i tassi di incidenza aumentavano all’aumentare del numero totale di componenti della sindrome metabolica.

Gli autori concludono:

La sindrome metabolica e i suoi componenti sono significativamente associati a un aumento del rischio di sviluppare il cancro alla tiroide. I pazienti con SM o componenti della SM devono essere regolarmente sottoposti a screening per il cancro della tiroide per consentire una tempestiva risposta terapeutica in questa popolazione a rischio.

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.