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attacco cardiaco

Arresto cardiaco, il potere predittivo dei sintomi che precedono l’attacco

  • Alessandro Visca
  • Medicina

L’arresto cardiaco improvviso è un evento, spesso fatale, che può essere preceduto da sintomi premonitori, come dolore al petto e mancanza di fiato. Riuscire a capire quando questi sintomi, comuni ad altre condizioni, vadano considerati predittivi dell’arresto cardiaco potrebbe aumentare le possibilità di sopravvivenza dei soggetti colpiti.

I ricercatori del Centro per la prevenzione dell’arresto cardiaco del Dipartimento di cardiologia dello Smidt Heart Institute, Cedars-Sinai Health System, Los Angeles, (USA) hanno recentemente pubblicato su The Lancet Digital Health i risultati di uno studio caso-controllo in cui sono stati messi a confronti individui, con sintomi simili, che hanno avuto o non hanno avuto un arresto cardiaco.

Il confronto tra pazienti che si sono rivolti al pronto soccorso con sintomi simili

I dati dei pazienti sono stati ottenuti da due studi di popolazione sull’arresto cardiaco condotti nello stato della California e nell’Oregon. Dallo studio californiano PRESTO, Prediction of Sudden Death in Multi-Ethnic Communities, i ricercatori hanno identificato 1.672 individui con arresto cardiaco improvviso, di cui 411 pazienti (125 donne e 286 uomini, con un’età media di 65 anni) sono stati inclusi nell’analisi. Per quanto riguarda il gruppo di controllo, su un totale di 76.734 chiamate ai servizi medici di emergenza, sono stati inclusi 1.171 pazienti (643 donne, 514 uomini con un’età media di 61 anni) con sintomi simili.

I risultati mostrano che i pazienti con arresto cardiaco improvviso, rispetto al gruppo di controllo, avevano maggiori probabilità di avere dispnea (168/411 [41%] vs 262/ 1.171 [22%] p <0,0001), dolore toracico (136 [33%] vs 296 [25%]; p = 0,0022), sudorazione (50 [12%] vs 90 [8%]; p = 0,0059) e attività simil-convulsiva (43 [11%] vs 77 [7%], p = 0,011).

Sintomi diversi per gli uomini e le donne

I sintomi differivano in base al sesso. Tra gli uomini, erano significativamente associati all’arresto cardiaco improvviso dolore toracico (OR 2,2 IC 95% 1,6–3,0), dispnea (OR 2,2 IC 95% 1,6–3,0) e sudorazione (OR 1,7 IC 95% 1,1–2,7), mentre tra le donne solo la dispnea era significativamente associata all’arresto cardiaco improvviso (OR 2,9 IC 95% 1,9–4,3). Dati simili sono stati ottenuti dall’analisi di 427 pazienti con arresto cardiaco e 1.238 soggetti di controllo dall’Oregon Sudden Unexpected Death Study (SUDS). Le differenze più significative includevano che, tra gli uomini, la sudorazione non era significativamente associata ad arresto cardiaco improvviso e il dolore toracico era significativamente associato ad arresto cardiaco improvviso solo nell’analisi multivariata stratificata per sesso.

Quando i sintomi possono indicare un imminente arresto cardiaco?

I ricercatori concludono che, in questo studio:

i sintomi che precedono l’arresto cardiaco erano differenziati per sesso e significativamente differenti nel gruppo con arresto cardiaco rispetto al gruppo di controllo.”

Tuttavia, rimane il problema di capire quando i sintomi vadano effettivamente considerati predittivi di un arresto cardiaco. I ricercatori scrivono:

sebbene i sintomi premonitori possano essere potenzialmente sfruttati (per la previsione dell’arresto cardiaco ndr), molte persone presentano questi sintomi quotidianamente.”

Per attribuirgli un reale significato predittivo, secondo gli autori dello studio, i sintomi dovrebbero essere integrati con altre informazioni come il profilo clinico e le misure biometriche.

Le tecnologie digitali potrebbero aumentare il potere predittivo dei sintomi

Per integrare la sintomatologia con le altre informazioni cliniche oggi si possono utilizzare le tecnologie digitali. I ricercatori californiani fanno un esempio:

una piattaforma basata su smartphone potrebbe raccogliere dati sui sintomi di allarme, insieme a  dati demografici, al profilo clinico, a misurazioni fisiologiche ottenute da sensori biometrici e un elettrocardiogramma (ECG) generato dallo smartphone, per generare un punteggio di rischio per imminente arresto cardiaco improvviso.”

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.