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Lanciata la nuova Carta europea per la salute del cuore

  • Alessandro Visca
  • Sanità

282 miliardi di euro all’anno. Tanto pesano sull’economia dell’Unione Europea le malattie cardiovascolari (CVD), che rimangono la prima causa di morte a livello globale. In occasione della Giornata Mondiale del Cuore, la Società Europea di Cardiologia e l’European Heart Network, hanno lanciato una nuova Carta european per la Salute del cuore (European Heart Health Charter).

Il documento, che aggiorna la prima versione della carta proposta sedici anni fa, punta sulla prevenzione e su un equo accesso alle cure, proponendo una grande alleanza politica per l’elaborazione di una strategia europea contro le malattie cardiovascolari. L’invito è rivolto alle organizzazioni europee e internazionali interessate, le ONG sanitarie, le professioni mediche e i rappresentanti del mondo accademico.

Sebbene il Covid sia la pandemia più visibile sperimentata nostra vita, non è la malatti con la più alta mortalità né la più prevenibile. Le malattie cardiovascolari hanno ucciso cinque volte di più. Abbiamo gli strumenti di sanità pubblica per affrontarle. La domanda è, possiamo trovare la volontà sociale e politica per utilizzarli?

Questa dichiarazione dell’Oms, citata nella Carta, esprime bene l’intento di portare all’attenzione di opinione pubblica e istituzioni politiche il peso reale delle malattie cardiovascolari e il valore della prevenzione in questo settore.

Eliminare disuguaglianze e discriminazioni di genere

Si legge ancora nella carta:

esistono differenze significative tra i paesi europei e all’interno dei singoli paesi nell’accesso ai servizi sanitari essenziali, ai farmaci, alle tecnologie, e procedure per individuare e trattare i pazienti affetti da CVD.

Disuguaglianze alle quali vanno aggiunte le discriminazioni di genere

Sebbene spesso considerata a torto come una “malattia maschile”, si legge nella carta, la CVD è la principale causa di morte tra le donne nella Regione europea dell’OMS. L’ictus colpisce non solo donne anziane, ma rappresenta anche ogni anno l’8,2% delle morti di donne in maternità

Dopo aver citato altri aspetti cruciali come l’impatto sulle economie sanitarie e  la salute globale, la carta propone 5 punti da convidere tra tutti i firmatari:

  1. Costruire e rafforzare alleanze per la salute cardiovascolare supportando politiche che promuovano ambienti salubri, riducendonil peso delle CVD.
  2. Sostenere un approccio “salute cardiovascolare in tutte le politiche” e sostenere strategie e politiche sanitarie globali a livello europeo, nazionale, regionale e locale.
  3. Creare sistemi sanitari di qualità efficaci, per supportare l’identificazione e il trattamento dei pazienti ad alto rischio, la prevenzione delle malattie cardiovascolari e la cura di coloro che ne sono affetti.
  4. Educare i politici e i cittadini sulle questioni sanitarie, aumentare la consapevolezza delle risorse disponibili e promuovere comportamenti sani attraverso il coinvolgimento dei media e un marketing sociale.
  5. Condividere le informazioni sulle iniziativa dell’OMS per rilanciare consapevolezza dell’importanza della prevenzione e del trattamento delle CVD.

Infine la carta cita le azioni politiche che possono avere i risultati più importanti per la prevenzione CV

  • Ridurre le cattive abitudini alimentare
  • Ridurre il fumo di tabacco
  • Ridurre i danni dell’alcol
  • Ridurre i danni dell’inattività fisica

E aggiungue altre quattro raccomandazioni

  • Promuovere l’equità di genere nella salute cardiovascolare
  • Utilizzare le analisi sui big data
  • Incrementare la ricerca sulle malattie CV
  • Aumentare l’assistenza ai pazienti
Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.