Malattia di Alzheimer, lo stress cronico può essere un fattore predisponente?
Una recente ricerca condotta presso il Karolinska Institute di Stoccolma, e pubblicata su Alzheimer Research and Therapy, ha evidenziato una possibile associazione tra stress cronico, lieve compromissione cognitiva e malattia di Alzheimer nella fascia d’età al di sotto dei 65 anni, in cui la diagnosi di demenza è meno comune.
Si tratta di uno studio di coorte longitudinale, condotto nella regione di Stoccolma su soggetti di età compresa tra 18 e 65 anni, che tra il 2012 e il 2013 avevano avuto una diagnosi di stress cronico, depressione o entrambi. Il rischio di sviluppare demenza e lieve disturbo cognitivo in questi soggetti è stato confrontato con quello di coloro che, nello stesso periodo, non avevano avuto una diagnosi di questo tipo.
Poiché l’esposizione allo stress cronico non traumatico è difficilmente misurabile, come misura proxy è stata utilizzata una nuova diagnosi prevista dal sistema sanitario svedese, il SED (chronic stress-induced exhaustion disorder); una condizione causata da oltre sei mesi di stress intenso in assenza di tempo od opportunità sufficienti per una ripresa. I sintomi di SED includono disturbi del sonno, senso di esaurimento, sintomi cognitivi come difficoltà di concentrazione e di memoria.
Attraverso il database dell’amministrazione sanitaria della regione di Stoccolma, sono stati identificate 44.447 persone con nuova diagnosi di stress cronico e/o di depressione, poi seguite per otto anni – dal 2014 al 2022 – e confrontate con tutti gli altri soggetti della stessa fascia di età (1.362 548). Dopo aggiustamento per fattori confondenti, l’odds ratio (OR) della malattia di Alzheimer era 2,45 (IC 99% 1,22–4,91) nei pazienti con stress cronico, 2,32 (IC 99% 1,85–2,90) nei pazienti con depressione e 4,00 (IC 99% 1,67– 9.58) in pazienti con stress cronico e depressione. L’odds ratio del deterioramento cognitivo lieve era 1,87 (IC 99% 1,20–2,91) nei pazienti con stress cronico, 2,85 (IC 99% 2,53–3,22) nei pazienti con depressione e 3,87 (IC 99% 2,39–6,27) nei pazienti con entrambi.
Lo stress cronico aumenta di due volte il rischio di sviluppare malattia di Alzheimer
Il legame tra stress cronico e demenza e depressione era già stato evidenziato, ma questa ricerca dimostra che le persone che hanno avuto una diagnosi di depressione o stress cronico hanno maggiori probabilità di sviluppare la malattia di Alzheimer. Lo studio mostra, infatti, che in questi soggetti il rischio di malattia di Alzheimer è più del doppio rispetto a quelli sani; non solo, nei pazienti in cui entrambe le condizioni erano presenti, il rischio arrivava a essere fino a quattro volte più alto rispetto agli altri.
Spiega Axel C. Carlsson, docente presso il Karolinska Institute:
il rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer nei soggetti stressati rimane basso, e non è dimostrabile un rapporto di causalità tra lo stress e l’Alzheimer; tuttavia il risultato di questo studio è importante in quanto rende possibile migliorare le azioni di prevenzione, e comprendere i legami con altri fattori di rischio per la demenza. È raro che le persone in questo gruppo di età sviluppino demenza, e quindi è necessario identificare tutti i possibili fattori di rischio per la malattia. Qui mostriamo che la diagnosi è più comune nelle persone che abbiano sofferto di stress cronico o demenza, ma saranno necessari altri studi per ricercare il nesso causale.”