Oculisti, programmare meglio i posti per la specializzazione
Intervenire sull’offerta formativa delle Scuole di specializzazione per i medici italiani, in modo da creare un’offerta bilanciata che favorisca l’iscrizione a specialità in cui non sono coperti i posti disponibili e riduca i posti nelle specializzazioni già pletoriche, anche se sono le più richieste.
Lo chiedono in una lettera rivolta ai ministri della Salute e dell’Università il presidente del Collegio nazionale dei professori di oftalmologia, Francesco Bandello, e il presidente della Società Oftalmologica Universitaria, Leonardo Mastropasqua.
La lettera ricorda che in Italia ci sono più di 7000 medici oculisti, mentre secondo i parametri europei non dovrebbero essere più di 5000 e aggiunge:
servono invece Ortottisti Assistenti di Oftalmologia per la gestione della parte tecnica degli strumenti ormai ultrasofisticati, la assistenza qualificata in sala operatoria, la riabilitazione, la prevenzione, in particolare della ambliopia nei bambini delle scuole per infanzia. Oggi abbiamo notevoli richieste che non riusciamo a soddisfare, perché non abbiamo Tecnici di Oftalmologia a sufficienza, nel pubblico, nel privato, particolarmente sul territorio. Sale operatorie, ambulatori specialistici, distretti sanitari, centri riabilitazione, scuole per infanzia, etc. Con la spinta della Sanità Territoriale, ci sarà bisogno di Ortottisti che nel territorio non ci sono perché concentrati, da sempre, nelle divisioni di oculistica ospedaliera.”
La lettera conclude:
chiediamo quindi di calcolare razionalmente il numero di oculisti che serviranno fra 4 anni, armi di durata della specializzazione, riducendo il numero delle borse per anno portando i numeri verso lo standard europeo ed internazionale, che si attesta intorno ad 80 oculisti per milione di abitanti. In Italia ne serviranno massimo 5000. Contemporaneamente bisognerà aumentare il numero dei Tecnici Assistenti di Oftalmologia.”
