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Celiachia, perché va monitorata la salute delle ossa

Diverse ricerche hanno evidenziato un’associazione tra malattia celiaca (CD) e bassa densità minerale ossea (BMD), condizione che caratterizza l’osteoporosi e aumenta il rischio di fratture. La bassa BMD nei celiaci può essere una conseguenza del malassorbimento intestinale, ma è associabile anche all’infiammazione cronica e agli effetti dei disordini endocrinologici.

Un nuovo studio, basato sulla popolazione della Danimarca, ha trovato una conferma del rischio aumentato di osteoporosi e fratture nelle persone con celiachia, sia prima sia dopo la diagnosi di CD. I risultati di questa nuova ricerca ribadiscono che nella gestione di un paziente celiaco va posta particolare attenzione alla salute delle ossa.

Lo studio sui registri sanitari della popolazione danese

Susanne Hansen e colleghi del Centro per la ricerca clinica e la prevenzione dell’ospedale universitario di Copenhagen in Danimarca, hanno consultato due registri sanitari nazionali, che raccolgono le diagnosi (Danish National Patient Registry) e le prescrizioni di farmaci (Danish National Prescription Register), identificando tutti i pazienti con diagnosi di CD tra il 2000 e il 2018. Per una maggiore accuratezza dello studio sono stati selezionati i pazienti che avevano avuto almeno due contatti con un centro diagnostico.

In totale, sono stati identificati 9.397 pazienti con CD, che sono stati poi abbinati (1:10) con 93.964 controlli senza celiachia, corrispondenti per età e sesso, selezionati casualmente nella popolazione generale. Obiettivo dello studio era valutare l’incidenza di osteoporosi (identificata con diagnosi e/o prescrizione di farmaci), fratture osteoporotiche maggiori e tutti i tipi di fratture.

I risultati di questa analisi, pubblicata sulla rivista “Bone” mostrano che l’hazard ratio (HR) complessivo per l’osteoporosi nei pazienti CD rispetto ai controlli senza celiachia era 5,39 (IC al 95% 4,89-5,95). Tuttavia, escludendo gli eventi di osteoporosi che si sono verificati entro 12 mesi dalla data della diagnosi, l’HR complessivo rispetto ai controlli è stato ridotto a 3,87 (IC 95%: 3,44-4,33).

Inoltre nei celiaci, rispetto ai controlli, l’HR per le fratture osteoporotiche maggiori era 1,37 (IC 95%: 1,25-1,51) e per qualsiasi frattura 1,27 (IC 95% 1-18, 1-36). Per l’osteoporosi, le fratture osteoporotiche maggiori e qualsiasi frattura precedente alla diagnosi di celiachia, gli odds ratio che confrontavano i pazienti celiaci con i controlli sani erano 4,32 (IC 95%: 3,64-4,68), 1,29 (IC 95%: 1,21-1,37) e 1,34 (IC 95% 1,27, 1,41), rispettivamente.

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Fonte: Bone, 2023, mod

Pertanto questo studio, concludono gli autori, ha mostrato un aumento del rischio di osteoporosi e di fratture ossee tra gli individui con celiachia, sia prima che dopo la diagnosi di CD.

Risultati diversi da una ricerca precedente

I ricercatori scrivono che questi risultati sono in contrasto con una precedente ricerca, sempre basata su registri sanitari danesi che, nel periodo 1982- 1996, non aveva trovato un rischio più alto di fratture nei celiaci rispetto ai controlli sani.

Una differenza che, secondo gli autori del nuovo studio, si può spiegare con il miglioramento dei metodi per lo screening e la diagnosi della malattia celiaca.

“Un’altra spiegazione – aggiungono gli autori – potrebbe essere la consapevolezza che le manifestazioni della malattia celiaca sono cambiate nel tempo. In precedenza la CD era vista come una malattia soprattutto dell’infanzia con manifestazioni classiche, ad esempio sintomi gastrointestinali e ritardo della crescita, ma oggi è noto che la celiachia è una malattia con un quadro clinico ampio, anche asintomatico, che può manifestarsi in tutte le età.” E concludono:

i risultati di questo studio sottolineano l’importanza di considerare la valutazione della densità minerale ossea nella gestione clinica e nel follow-up dei pazienti con celiachia, come già affermato in diverse linee guida. Inoltre, i risultati evidenziano l’associazione tra celiachia e osteoporosi, e quindi l’importanza di considerare una possibile celiachia nei pazienti con osteoporosi.”

In collaborazione con Dr. Schär

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.