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Ipercolesterolemia, l’attività fisica può contrastarla fin dall’infanzia

A causa della crescente diffusione di comportamenti sedentari, obesità e ipercolesterolemia interessano in misura crescente anche bambini e ragazzi. Sovrappeso e alti livelli di colesterolo nella fascia di età infantile aumentano il rischio dell’insorgenza precoce di aterosclerosi ed eventi cardiaci in età adulta.

L’esercizio fisico, anche leggero, è il presidio fondamentale per invertire la tendenza all’aumento eccessivo del colesterolo fin dall’infanzia. Lo confermano i dati, analizzati in uno studio pubblicato sul Journal of clinical endocrinology and metabolism, dello studio inglese “Avon longitudinal study of Parents and Children”, che ha reclutato 792 bambini di 11 anni, poi seguiti fino ai 24 anni di età.

Lo studio su attività fisica ed evoluzione del profilo lipidico

Il tempo dedicato all’attività fisica, leggera o vigorosa, svolta dai ragazzi e il tempo trascorso in modo sedentario sono stati monitorati a intervalli regolari, a 11, 15 e 24 anni di età, con l’uso di un accelerometro. In corrispondenza dei 15, 17 e 24 anni di età sono stati invece raccolti i dati relativi ai livelli di colesterolo totale, colesterolo LDL, HDL, e dei trigliceridi. Parallelamente sono state valutate la quantità di massa grassa e la massa magra complessive, così come i livelli di glucosio nel sangue, l’insulina, la PCR, l’abitudine al fumo, lo stato socio- economico e la familiarità per malattie cardiovascolari.

Per quanto riguarda l’attività fisica nel corso dei 13 anni di follow-up, i ricercatori hanno osservato una tendenza all’aumento del tempo trascorso in attività sedentarie (in media da sei a nove ore al giorno) e una diminuzione dell’esercizio fisico leggero (in media da sei a tre ore al giorno) mentre la pratica di attività di tipo intenso-moderato è rimasta stabile, con una media di 50 minuti ogni giorno.

Il confronto con i dati sui lipidi ha mostrato che la sedentarietà protratta durante dall’infanzia e l’adolescenza può portare, intorno ai 25 anni, a un aumento significativo dei livelli di colesterolo. Complessivamente è stato osservato un aumento medio del colesterolo totale pari a 0,69 mmol/L.

Una media di 4,5 ore al giorno di attività fisica leggera, praticata fin dall’infanzia, ha mostrato di poter diminuire i livelli di colesterolo totale di 0,53 mmol/L; tuttavia la presenza di massa grassa potrebbe ridurre l’effetto dell’esercizio fisico sul colesterolo fino al 6%.

La pratica di circa 50 minuti al giorno di attività fisica di tipo moderato-vigoroso, fin dall’infanzia, è stata invece associata a una lieve riduzione del colesterolo totale, pari a 0,05 mmol/L; ma anche in questo caso la massa grassa totale diminuisce gli effetti dell’esercizio sul colesterolo totale, in una misura che può arrivare al 48%.

Soprattutto nel caso di attività fisica intensa l’aumento della massa grassa, quindi, sembra neutralizzare gli effetti del movimento sulla riduzione del colesterolo totale.

Lo studio su sedentarietà e obesità infantile

Questi risultati fanno seguito a quelli di un altro studio, condotto dagli stessi ricercatori (e pubblicato su Nature Communications), il quale aveva evidenziato come lo svolgimento di esercizio fisico leggero potrebbe contrastare l’obesità infantile legata alla sedentarietà, in oltre 6.000 bambini.

La sedentarietà contribuisce all’aumento della massa grassa, durante la crescita dall’infanzia alla giovane età adulta, in una misura che varia tra il 7% e il 10%. Un’attività fisica leggera ha diminuito la massa grassa complessivamente acquisita, in una misura compresa tra il 9,5% e il 15%, mentre la pratica di attività più intensa, di tipo moderato-vigoroso, è risultata associata a una diminuzione inferiore della massa grassa, compresa tra lo 0,7% e l’1,7%.

I risultati dello studio enfatizzano l’importanza per la salute della pratica di attività fisica leggera, e mostrano che questa potrebbe essere la chiave per prevenire la dislipidemia fin dall’età più giovane.

I risultati sembrano inoltre suggerire che anche praticare esercizio fisico leggero, come fare lunghe passeggiate, ballare, nuotare, andare in bicicletta o dedicarsi alle faccende domestiche, può essere fino a cinque volte più efficace dell’attività fisica moderata-vigorosa, nel promuovere una salute cardiovascolare e nell’abbassare i livelli di infiammazione nei giovani.

L’attività fisica leggera da raccomandare in età pediatrica

Gli Autori sottolineano come l’OMS attualmente raccomandi a bambini e adolescenti la pratica, in media, di 60 minuti di attività fisica moderata-vigorosa ogni giorno, tralasciando però di fornire indicazioni specifiche rispetto all’attività fisica più leggera.

Afferma Andrew Agbaje, ricercatore dell’Università di Exeter (UK):

la nostra ricerca suggerisce che l’attività fisica  leggera potrebbe rappresentare l’antidoto per l’effetto catastrofico della sedentarietà nella popolazione giovane, e che è considerevolmente più efficace di quella intensa, in questo senso. È auspicabile un aggiornamento, da parte dell’OMS, delle linee guida a favore della pratica di attività fisica leggera in luogo di quella intensa, così che pediatri e operatori sanitari possano incoraggiarne la pratica sin dall’infanzia”.

Redazione

articolo a cura della redazione