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intestino reuma

MICI, nasce la Fondazione IG-IBD per il progresso della ricerca e il miglioramento dell’assistenza

  • Alessandro Visca
  • Medicina

Dal 28 al 30 novembre scorso, Riccione ha ospitato il XV Congresso Nazionale IG-IBD, organizzato dal Gruppo Italiano per lo Studio delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali, un appuntamento che ha visto riuniti oltre 900 specialisti che si occupano delle MICI.

Oltre a discutere dei più recenti avanzamenti in ambito diagnostico e terapeutico, il Meeting è stata l’occasione per ripensare la presa in carico dei pazienti nell’ottica di garantire equità di accesso alle terapie innovative su tutto il territorio nazionale nel rispetto della sostenibilità per il Sistema Sanitario Nazionale.

Sebbene non vi siano dati precisi, le stime indicano che in Italia le persone affette da MICI siano dell’ordine di 250mila, un numero, per gli esperti riuniti a Riccione, destinato a crescere nei prossimi anni. Per il futuro occorre quindi mettere a punto modelli di gestione che offrano la possibilità di migliorare la qualità vita dei pazienti, ma che siano allo stesso tempo sostenibili dal punto di vista economico-sanitario.

Significativa è in tal senso la nascita della Fondazione IG-IBD, presentata al Congresso, il cui compito sarà quello di occuparsi della ricerca scientifica a 360 gradi di queste complesse patologie per migliorarne la conoscenza. Ad oggi non esistono dati epidemiologici italiani certi, né stime precise sull’impatto socioeconomico delle MICI: per questo motivo la Fondazione promuoverà un sistema di raccolta dati a livello nazionale, strumento essenziale per supportare i progetti di ricerca.

Altro tema di cui si è discusso nell’ambito del Congresso è la necessità di avere raccomandazioni sugli standard di qualità delle cure. Nel 2020, l’European Crohn’s Colitis Organisation ha pubblicato un position paper, definendo standard minimi essenziali in tre ambiti: struttura, processo e risultati. Questo documento fornisce criteri che ogni unità MICI può adottare o adattare al proprio contesto.

In Italia, il Gruppo IG-IBD ha deciso di riprodurre, tramite una Consensus Delphi, lo stesso processo di analisi e generazione di standard di qualità delle cure che possano essere adottati anche nel nostro Paese. Il prof. Massimo Fantini, Segretario generale IG-IBD ha spiegato:

come Società scientifica siamo impegnati nel definire una strategia chiara per i prossimi anni, lavorando sia sulla ricerca che sulla sostenibilità ed equità di accesso alle cure. La nascita della Fondazione rappresenta un passo decisivo per il progresso della ricerca e per l’ampliamento delle conoscenze delle MICI in Italia, mentre l’importante definizione di Standard di qualità delle cure a livello nazionale vuole rappresentare uno strumento di supporto a livello locale per tutti quei servizi necessari per una gestione moderna, efficiente, efficace e sostenibile del percorso di cura dei pazienti italiani con malattie infiammatorie croniche intestinali”.

alessandro visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.