Skip to content
anziani coppia vaccino

Pazienti oncologici, perché sono importanti le vaccinazioni

La vaccinazione nel paziente oncologico è uno strumento fondamentale per prevenire malattie che potrebbero avere conseguenze più gravi in questa popolazione. La diffusione delle vaccinazioni può essere favorita dall’inserimento nei nuovi percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali e nell’aggiornamento dei LEA, soprattutto ora che il calendario vaccinale potrà essere  aggiornato velocemente in base alle evidenze scientifiche e all’innovazione”

Lo ha affermato Marcella Marletta, componente del Comitato Esecutivo FAVO (Federazione delle associazioni di volontariato in oncologia) durante nell’incontro scientifico-istituzionale “La protezione vaccinale nei pazienti fragili e a rischio. Focus sui pazienti oncologici”, organizzato da Aristea con il contributo non condizionante di GSK, che si è tenuto al Ministero della Salute.

Nel corso dell’incontro le associazioni dei pazienti impegnate in ambito oncologico hanno ricordato l’impegno in progetti di sensibilizzazione, screening, reinserimento sociale delle persone con tumore. È emersa anche l’esigenza di una maggiore sensibilizzazione sulle vaccinazioni, per proteggere da infezioni che possono colpire i pazienti fragili più frequentemente, con effetti più gravi, come quelle da Pneumococco, Herpes Zoster, Virus Respiratorio Sinciziale, oltre che Covid e influenza.

“Per far fronte alla stanchezza vaccinale successiva alla pandemia – ha aggiunto Marletta – serve un ruolo formativo, operativo e organizzativo degli oncologi ospedalieri, dei Medici di Medicina Generale e dei farmacisti, che possono invertire la tendenza di sfiducia e raggiungere obiettivi di copertura vaccinale adeguati. Sarà importante la sensibilizzazione dei medici stessi sull’offerta dei vaccini e sulla sicurezza degli stessi, nonché la formazione per il corretto utilizzo da parte degli operatori sanitari dell’Anagrafe Vaccinale Regionale e del Fascicolo Sanitario Elettronico per permettere che ogni professionista sia nelle condizioni di poter visionare e aggiornare lo stato vaccinale dei pazienti”.

La tutela del sistema immunitario e il rischio di ricomparsa del tumore

Stefano Giordani, direttore scientifico dell’Associazione Onconauti ha precisato:

la tutela della salute immunitaria si può ottenere con due strumenti importanti: le vaccinazioni e i trattamenti integrati per migliorare lo stile di vita. L’Associazione Onconauti facilita le vaccinazioni dei pazienti nelle proprie sedi con sportelli dedicati. Nei pazienti in follow up oncologico, infatti, il rischio principale è la comparsa dei secondi tumori: il 20% delle nuove diagnosi di tumore è in pazienti già colpiti da tumore in precedenza o in follow up oncologico. Per questo serve anche una consapevolezza dei tumori virus-correlati, che identificano nella vaccinazione uno strumento fondamentale. Inoltre, siamo impegnati in percorsi volti a migliorare lo stile di vita con attività fisica, riduzione dello stress, corretta alimentazione. Questi percorsi di riabilitazione integrata possono dare un contributo in sinergia con le vaccinazioni”.

I tre livelli di prevenzione della LILT

il professor Giuseppe Tonini, coordinatore del Comitato Scientifico Nazionale LILT (Lega italiana per la lotta contro i tumori) ha spiegato:

la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori ha nella prevenzione la sua missione e la sviluppa su tre piani. La prevenzione primaria di basa sulla sensibilizzazione per uno stile di vita sano per ridurre l’incidenza dei tumori. Nella prevenzione secondaria si promuovono diagnosi precoci dei tumori attraverso programmi di screening organizzati per rilevare la malattia nelle sue fasi iniziali. In caso di diagnosi, LILT attiva anche una prevenzione terziaria con servizi di supporto psicologico, gruppi di auto-aiuto e programmi di riabilitazione fisica, oltre a progetti di formazione specifica per i caregiver. In ognuna di queste fasi restano centrali le vaccinazioni contro infezioni dagli effetti potenzialmente molto dannosi: LILT, in collaborazione con la comunità scientifica, fornisce materiale informativo e possibilità di indirizzare i pazienti nei centri giusti nelle varie città italiane. Inoltre, LILT si dedica anche alla ricerca scientifica, elemento chiave nella lotta contro il cancro.”

Salute della donna, l’impegno delle associazioni

All’incontro romano sono intervenute anche la prof.ssa Adriana Bonifacino, presidente Fondazione IncontraDonna, che ha ricordate alcune iniziative dell’associazione:  il podcast #NONGIOCARECOLFUOCO volto a sensibilizzare sulla vaccinazione anti Herpes Zoster, il Disco Calendario Vaccinale, che promuove il nuovo piano vaccinale e la nuova edizione del Frecciarosa-Vademecum della Salute 2024, aggiornato ogni anno e distribuito sui treni da volontari e medici a disposizione per consulti a bordo treno e online. Anna Maria Mancuso, presidente di Salute Donna, ha citato il supporto all’Intergruppo Parlamentare per la lotta contro il cancro e  l’opuscolo realizzato durante la pandemia volto a guidare i pazienti oncologici nella vaccinazione anti-covid.

Redazione

articolo a cura della redazione