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Anziana Pillole

Una campagna per favorire l’aderenza terapeutica in cardiologia

  • Alessandro Visca
  • Sanità

Solo il 50% dei pazienti con malattie cardiovascolari aderisce correttamente alle cure. Una corretta aderenza terapeutica è associata a una riduzione del 20% delle malattie cardiovascolari e al 35% della mortalità per tutte le cause. Questi dati sono più che sufficienti a giustificare la campagna di sensibilizzazione “Affetti desiderati”, promossa dal Gruppo Servier in Italia, in collaborazione con la Società italiana per la prevenzione cardiovascolare (SIPREC), lanciata in occasione della Giornata Nazionale per l’aderenza alla terapia.

Come spiega Massimo Volpe, presidente di SIPREC:

la corretta aderenza terapeutica è fondamentale per il successo nel trattamento delle malattie cardiovascolari. Educare e motivare i pazienti a seguire le terapie prescritte è cruciale per migliorare la loro prognosi e la loro qualità di vita. È importante che i pazienti comprendano appieno l’importanza della terapia e siano supportati nel loro percorso di cura, affinché possano ottenere i migliori risultati possibili nella gestione delle malattie cardiovascolari”.

Complessità della terapia e comorbidità ostacolano l’aderenza terapeutica

Diverse indagini hanno evidenziato alte percentuali di non aderenza alla terapia nei pazienti con problemi cardiovascolari. Ad esempio, in un recente studio sulla popolazione norvegese si riscontra, già dopo il primo anno di terapia, una mancata adesione alle prescrizioni del medico nel 20% dei pazienti, percentuale che sale all’85% al quinto anno.

Le motivazioni della scarsa aderenza alle cure sono diverse: dimenticanza, complessità della terapia, durata ed eventuali effetti collaterali del trattamento e mancata percezione delle potenziali conseguenze della non aderenza. Si aggiunge, inoltre, la possibilità che siano presenti comorbidità, che fanno sì che il numero di farmaci da assumere aumenti e con esso la difficoltà ad aderire correttamente al piano terapeutico. Claudio Ferri, professore ordinario di Medicina Interna, Università degli Studi dell’Aquila, aggiunge:

la chiarezza nelle istruzioni terapeutiche è essenziale per garantire un’aderenza ottimale. Fornire al paziente dettagli precisi su come e quando assumere la terapia, considerando circostanze come i pasti o gli spostamenti, è essenziale. Ridurre il numero di compresse attraverso combinazioni fisse, sia di tipo ‘monotematico’, cioè dirette verso un singolo fattore di rischio, sia di tipo ‘ibrido’, dirette cioè verso più fattori di rischio, implica la prescrizione di differenti farmaci, combinati però in una singola compressa e non prescritti separatamente. Ciò semplifica notevolmente il regime terapeutico ed aumenta in modo consistente la probabilità che il paziente sia continuo nell’assunzione della terapia prescritta e raggiunga quindi più frequentemente gli obiettivi di trattamento in modo tanto efficace quanto sicuro”.

Fulcro della campagna ‘Affetti desiderati’ è un video, ironico e divertente, dal quale sono stati creati un set di contenuti informativo-educazionali ed eventi openair a Napoli, Roma e Milano.

Alessandro Visca
Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.